Le Iene, Essere omosessuali in Italia, Carlo Giovanardi: “Anche i pedofili avrebbero da ridire sul fatto che la loro è una malattia”

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Il senatore de Il popolo della Libertà, Carlo Giovanardi, intervistato da Le Iene, in un servizio intitolato Essere omosessuali in Italia, è tornato sul discorso omosessualità, con una serie di dichiarazioni che, inevitabilmente, procureranno altre polemiche. Una fra tutte è la seguente: alla precisazione dell’intervistatrice Nadia Toffa, che ha ricordato che la pedofilia è una malattia mentre l’omosessualità non lo è, questa è stata la risposta di Giovanardi: “Sei lei parla con i pedofili, anche loro avrebbero da ridire sul fatto che è una malattia.”

Carlo Giovanardi ha tentato di chiarire una sua affermazione recente (“Due donne che si baciano è come fare la pipì in strada”):

L’acqua non ti fa niente ma l’acqua bollente e ghiacciata fanno male. La giornalista incalzava e io le ho detto che fare pipì è la cosa più naturale e normale del mondo ma che se uno la fa davanti a lei le potrebbe dare fastidio.

Queste sono altre dichiarazioni del senatore:

Ci sono cose normali e naturali che non danno fastidio a nessuno come due fidanzatini che si baciano; la costituzione dice che la famiglia è fondata sul matrimonio tra uomo e donna; io sono per la tolleranza ma se due uomini si baciano mi dà fastidio. Questa è la mia reazione condivisa da milioni di italiani; se tutti fossero omosessuali, il mondo sarebbe finito; gli eterosessuali non sono il modello giusto, sono quello naturale; se avessi una figlia omosessuale, l’amerei e la rispetterei; l’omosessuale è un soggetto diverso; tutti hanno gli stessi diritti, ci mancherebbe altro.

Nel resto del servizio, abbiamo potuto vedere una ragazza lesbica cercare, attraverso un apposito annuncio, un ragazzo gay da usare come copertura etero per la famiglia e il lavoro.

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Successivamente, altre ragazze lesbiche, intervistate, hanno ammesso di essere state aggredite verbalmente e fisicamente, soprattutto in famiglia, nel quale alcune di esse sono state rinnegate.

Il servizio è terminato con un’intervista doppia a Leo Gullotta, attore gay dichiarato, e Paolo Concia, deputata del Partito Democratico, lesbica.

Queste sono alcune delle dichiarazioni più significative dell’attore siciliano:

Ho scoperto di essere gay a 30 anni. Bisogna dichiararsi sempre. Il coming out aiuta molto. L’omosessualità può danneggiare la carriera, perché il nostro è un paese ipocrita, “si fa ma non si dice”. Voglio il rispetto di persona, di cittadino, di uomo.

Queste, infine, sono alcune affermazioni di Paola Concia:

L’ho scoperto quando avevo 17 anni, mi sono sentita sporca. Mi hanno aggredita, dicendomi che per quelle come me dovrebbero riaprire i forni. E’ positivo che un vip faccia coming out. E’ più difficile essere lesbiche che gay perché viviamo in un paese misogino e maschilista.

Cliccando sulla foto, potrete vedere l’intero servizio tratto da Le Iene:

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