Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Oggiono (LC) hanno arrestato quattro ragazzi, tre diciannovenni e un ventenne con l’accusa di aver rapinato e picchiato giovani omosessuali per puro divertimento. Stando alle informazioni emerse, i quattro giovani (tutti appartenenti a famiglie bene della zona) si appostavano nei pressi del luogo di ritrovo, quindi si avvicinavano alle auto delle vittime, per poi agire con minacce e percosse al fine di estorcere del denaro ai malcapitati. Davanti agli inquirenti sono stati gli stessi balordi ad ammettere che l’hanno fatto per passare un po’ di tempo libero. L’associazione Renzo e Lucio è indignata per il gesto (Fonte Lecco Notizie):
Sconcerta apprendere che quattro ragazzi del nostro territorio siano stati arrestati con l’accusa di rapina, ma ancora più sconvolgente è apprendere che lo facevano per noia e che avevano di mira persone omosessuali. Chissà quale contesto sociale fa da contorno a questa triste vicenda e chissà perché la scelta delle vittime è caduta proprio su persone gay. Forse nel nostro territorio c’è ancora uno spazio politico culturale che spinge a prendersela con coloro che vengono ritenuti diversi, c’è ancora chi nega che possa esistere l’omofobia intesa come odio o contrapposizione verso le persone omosessuali.
Hanno aggiunto:
La nostra associazione s’impegna per generare un atteggiamento sociale politico e culturale diverso, capace di accoglienza e comprensione. Purtroppo invece ancora si registrano nelle istituzioni, nelle scuole e nelle famiglie atteggiamenti di rabbia ed intransigenza verso le persone gay e lesbiche, e queste purtroppo sono il terreno fertile per l’odio e la discriminazione che, forse, ha portato questi ragazzi a pensare che in fondo se rapinavano e picchiavano i gay , tutto sommato non facevano nulla di male.
Renzo e Lucio sono in prima linea per arginare il fenomeno. Ha più volte spinto il Consiglio Comunale di Lecco ad approvare un ordine del giorno contro l’omofobia:
Anche in quella occasione alcuni consiglieri hanno pensato di precisare che nel nostro territorio l’omofobia non esiste e che non sono questi i problemi reali, sarebbe opportuno forse da parte di costoro una auspicabile rettifica. Da parte nostra continueremo sempre a lavorare nelle scuole, nella società e nelle famiglie, anche quelle considerate ‘per bene’ per cercare di eliminare barriere e luoghi comuni.