In un noto istituto superiore lucchese il Preside sta meditando i provvedimenti da prendere contro un professore accusato di molestie sessuali ai danni di uno studente. Da qualche mese il ragazzo sembrava insofferente ed i suoi voti peggioravano. La famiglia si è accorta del disagio e il figlio si è aperto raccontando loro le incresciose avances ricevute dal professore.
La situazione ambigua pare fosse iniziata già da molto, all’inizio solo con battutine da parte del professore rivolte al ragazzo o sguardi equivoci. Poi, poco più tardi, il docente ha inziato a tentare un approccio fisico, invitando, inoltre, lo studente ad indossare capi d’abbigliamento più sexy. Sono così iniziate esplicite fantasie sessuali, che il professore spudoratamente confessava al giovane, ovviamente imbarazzato e spaventato.
Il tutto è precipitato pochi giorni fa, quando il professore pare aver seguito l’alunno in bagno e vi sono cospicue testimonianze da parte dei compagni, per poi, non contento, aspettarlo fuori per esplicitare in modo sempre più trasparente i suoi desideri sessuali.
La famiglia ovviamente ha sporto denuncia. Il Preside ha affermato che non si risparmierà nel comprendere le motivazioni di un comportamento così indecoroso da parte del docente e che prenderà la decisione più seria e consona sull’accaduto. Si parla o di sospensione dalle lezioni o di una denuncia penale.
Credo che in un caso come questo l’omosessualità c’entri poco. Anche se il professore fosse stato eterosessuale, le molestie sessuali a danno di minore sono un reato grave che merita pene certe e giuste, sempre e comunque!