Manifesti anti-gay in Cile: la denuncia di un fotografo omosessuale

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Manifesti anti-gay in Cile: la denuncia di un fotografo omosessuale Manifestazioni Gay Il fotografo cileno Jordi Castell ha esposto una denuncia contro il manifesto che vedete in apertura nel nostro articolo. Il messaggio, che vede protagonisti uomini diversi tutti fotografati su sfondo nero, recita così: “Fr*** tutti gli uomini che picchiano una donna”. Un messaggio sicuramente poco tollerante che ha fatto infuriare il fotografo cileno anche perché quei manifesti lo toccano molto da vicino.

L’uomo che vedete ritratto nella foto è infatti il fotografo stesso che, alla vista dei manifesti e di tutti i volantini che sono stati distribuiti per le strade cilene, ha dimostrato il proprio disaccordo riscontrando in quei materiali, teoricamente prodotti a scopo educativo, una grave allusione al suo orientamento sessuale. Il fotografo cilena ha sempre affermato di essere omosessuale, una condizione che gli ha causato spesso non pochi problemi sia in ambito sociale che in ambito lavorativo. Da qui la risposta alla querela del fotografo che si è visto ritratto in un messaggio che vìola il rispetto dei diritti umani e dell’uguaglianza in favore invece di un atteggiamento poco tollerante e discriminatorio.

Ma com’è potuto succedere tutto questo? Urge dure che in Cile non esiste ancora una legge che protegga i diritti di ogni orientamento sessuale, una mancanza che trova poco spazio all’interno di temi quali tolleranza e uguaglianza, ragion per cui non è difficile passeggiare per le vie cilene ed essere sommersi di volantini e materiali (disin)informativi che istighino a un atteggiamento di discriminazione. Al lato del fotografo si sono uniti anche Carolina Schmidt e Rolando Jiménez che avevano già presentato denuncia al Paese pochi giorni dopo la diffusioni dei manifesti cittadini.

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La risposta dei responsabili si fa ancora attendere e Jordi Castell ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di voler abbandonare la sua causa e di voler iniziare nel proprio Paese una battaglia per combattere i pregiudizi e le discriminazioni sessuali.