Margherita Hack, personaggio gay del 2010

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Margherita Hack, personaggio gay del 2010 Cultura Gay Come ogni anno, il portale Gay.it consegna un riconoscimento alle personalità della politica, spettacolo, scienza e cultura, che si è distinto per il proprio impegno per tematiche legate al mondo glbt. Per l’anno 2010, l’astrofisica Margherita Hack è stata premiata nella suggestiva cornice di Torre Del Lago con la seguente motivazione:

Alla Margherita Hack straordinaria astrofisica, che ha contribuito così tanto allo sviluppo di questa scienza tanto da far sì che le dedicassero un asteroide, l’8588. Alla Margherita graniticamente e orgogliosamente atea, che non crede in nessun orologiaio che ci ha messo sulla terra e lo dice con un orgoglio che solo i gay e le lesbiche sanno declinare così bene. Alla Margherita monumento di laicità, strenua difensore della totale autonomia dello Stato dalle indebite ingerenze della religione e in specie della Chiesa Cattolica. Alla Margherita piena di voglia di vivere, dagli splendidi occhi celesti, che afferma di voler campare ancora per diecimila anni, fosse solo per vedere cosa accadrà in futuro all’universo. A Marga, amante dei gatti, simpatica toscanaccia nell’accento e nei modi, stella la cui luce propria splende fortissimo e splenderà ancora a lungo. Con l’affetto più grande che la comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale le possa dare: non possiamo dedicarle un asteroide, ma molto più modestamente possiamo consegnarle il premio “Personaggio Gay dell’anno 2010.

Al settimo cielo per l’attestato di stima della comunità omosex italiana, la ricercatrice ha descritto brevemente la situazione d’arretratezza sulla questione dei diritti civili nel nostro Belpaese:

Siamo un paese arretrato, che non sa cos’è il rispetto della libertà. Il Vaticano è certamente un deterrente che influenza la classe politica, ma la politica non è libera e non ha il coraggio di reagire. E se non reagisce questo significa che è più bacchettona della Chiesa e non sa cos’è il rispetto della libertà altrui. È un grande segno di ignoranza andare contro i diversi e non capire che siamo tutti uguali: il Parlamento dovrebbe avere la capacità di far rispettare la Costituzione che di per sé garantisce già piena uguaglianza.

Sagge parole!

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