Ennesima provocazione (o uscita fuori luogo) di Mario Adinolfi. Nelle scorse ore, il politico Pd ha ribattuto, su Facebook, a Piero Marrazzo che aveva definito i trans “donne all’ennesima potenza. Mi sono avvicinato per questo a loro”:
E comunque, precisiamolo: i trans non sono donne all’ennesima potenza, sono moderni ircocervi, uomini con finte tette di silicone che fanno solo tristezza… preda di un mondo fatto di degrado e squallore, compravendita del corpo, spesso di alcool e droga…viva le mogli, le madri che si fanno il culo quadro, le donne con le palle perché non sono ‘riposanti’ ma compagne dialettiche di un’esistenza, quelle che ci accudiscono per davvero e non a botte di mille euro a prestazione.
Cristiana Alicata, esponente del PD romano, non ha particolarmente gradito le idee del collega di partito:
Aggiungeremo materia, nuovamente, per la commissione di garanzia. Adinolfi lo fa apposta. E questa immaturità, in un politico, è ancora più grave. Le parole sono importanti. Le parole uccidono. Umiliano. Sono, da sempre, l’anticamera delle ideologie totalitarie. E vanno combattute e demolite una per una. Lo dobbiamo agli adolescenti della nostra comunità. Quelli che si tolgono la vita per le offese. Per le umiliazioni. Io non mollo finché non se ne va.