Massimo D’Alema, contestato dalla comunità lgbt italiana per un video-intervista in cui esprimeva la propria contrarietà per le nozze gay, ha voluto incontrare il presidente Arcigay Paolo Patané ed Elisa Manici di Arcilesbica per chiarire l’equivoco per ribadire (siamo sicuri?!) il suo appoggio alla causa gay (Fonte + Foto Repubblica):
Ha un valore molto relativo. In questo momento c’è un gruppo di lavoro del partito che sta elaborando una proposta per allargare i diritti per le persone omosessuali. E con quella andremo alle elezioni. Non è corretto che io dall’esterno li bombardi mentre loro discutono. Noi siamo l’unico partito italiano che lo fa. E siamo un partito complesso. Non ho mai detto che la Costituzione impedisce il matrimonio omosessuale. Ho detto che siamo in un Paese con una storia e una tradizione. Nel quale la lotta per i diritti deve fare i conti con un ragionevole compromesso tra l’allargamento dei diritti per persone che convivono e la sensibilità di un mondo cattolico che si sente urtato.
Pace fatta per non indispettire nessuno?