Nelle ultime ore, il matrimonio di Sergio Lo Giudice e Michele Giarratano, celebrato ad Oslo, ha riaperto il dibattito sul riconoscimento dei diritti civili anche alle coppie gay. Il consiglio direttivo di Arcigay Il Cassero di Bologna ha commentato l’evento (Fonte Corriere Bologna):
Un giorno straordinario. Ma la sensazione dell’essere costretti all’esilio in un paese straniero per vedere riconosciuti i propri diritti, non verra’ cancellata facilmente.
Paolo Patane’, presidente nazionale Arcigay, ci è andato giù pesante:
L’esilio dei matrimoni gay, nel contesto dei grandi paesi europei, e’ una vergogna tutta italiana la cui responsabilita’ grava su di una classe politica incapace di interpretare la realta’ e offrire un futuro migliore a tutti e tutte.
Franco Grillini, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, non ha usato mezzi termini:
Sarebbe stato bello che il matrimonio fosse stato celebrato nella sua sede naturale e cioè il Comune di Bologna, ma da quest’orecchio buona parte della politica bolognese non ci sente.
Paola Concia, deputata del Pd, (già sposa in Germania) è intenzionata a continuare la sua battaglia personale per legalizzare le nozze omosex anche in Italia:
Sergio e Michele, come tanti cittadini omosessuali, per coronare la propria storia d’amore sono costretti a lasciare l’Italia. È inaccettabile. Ora bisogna unire le forze e chiedere aiuto all’Europa.