Dalla fine del luglio scorso è stato reso disponibile sull’App Store del sistema operativo Android, utilizzato nei telefonini e netbook, un’applicazione intitolata ‘mio figlio è gay?’, che permette ai genitori di conoscere l’orientamento sessuale dei loro figli.
Questa e altre domande compongono l’applicazione che si basa esclusivamente su stereotipi e pregiudizi, come ad esempio la mancata passione per il calcio, se il figlio maschio è interessato alla moda ed è appassionato di cultura, e ancora altre (naturalmente per le femminucce le domande si invertono).
L’applicazione ha naturalmente provocato grandi controversie e polemiche, ma il creatore del programma, Christophe de Baran, ha respinto le accuse di essere omofobo -di cui migliaia di persone l’hanno tacciato-, sostenendo che le ragioni della sua creazione sono puramente umoristici, tanto per ridere insomma.
Google, proprietario del negozio di applicazioni Android, ha annunciato che il prodotto di Baran è stato rimosso per aver violato le condizioni di utilizzo del negozio.
Chissà se ora è lui a ridere.