A Mosca, cambia il sindaco ma la storia è sempre la stessa. L’insediamento di Sergei Sobyanin non ha affatto migliorato la situazione della comunità lgbt russa nella capitale, che si è vista, ancora una volta, negare l’autorizzazione necessaria per organizzare il Gay Pride con la seguente assurda motivazione:
Io ho una mia opinione ben precisa sul tema. Mosca non ha assolutamente bisogno di questo scempio e non sono affatto favorevole a manifestazione del genere.
Ricordiamo che, il suo predecessore, Yuri Luzhkov, ha ripetutamente vietato la marcia mettendo in piazza strani motivi legati alla salute e sicurezza e invitando gay e lesbiche a non diffondere messaggi dal contenuto “satanico”.