Delirio da Grande Fratello. Mai titolo più azzeccato per rappresentare la demenza omofobo di Nando Colelli, balzato alle cronache gossippare per i suoi tanti tradimenti a Margherita, sua compagna di viaggio all’interno della casa di Cinecittà. Una volta, uscito dalla porta rossa, il concorrente di Pomezia ha assaggiato le luci della ribalta, dividendosi tra ospitate tv, serate in discoteca e qualche sponsorizzazione.
Il servizio de Le Iene, trasmesso ieri sera, ha delineato chiaramente il quadro di un ragazzo dei nostri tempi, che fa del machismo, la propria arma di sopravvivenza dalla mancanza di cultura e arretratezza mentale. Ma cosa avrà mai detto di così grave da scatenare l’ira dei gay?
Dopo aver confessato di essere stato con un trans (“Ma solo per svuotarmi. Eravamo tra amici ubriaci dietro delle fratte, non si sa mai come finiscono queste cose”), Nando ha palesato candidamente il suo punto di vista sull’omosessualità (“Persone quelle gay, però io ce sto a distanza perchè… perchè i gay nun me piace proprio”) tanto da consigliare ad un ipotetico amico omosex di “Pijarse una pasticca che poi guarisci, te devi da solo da curà”.
Un consiglio personale al sig. Colelli? Volare basso perchè quando sarà tutto finito, si renderà conto che la sua spocchia se la dovrà mettere nello stesso posto in cui non ha avuto tanti indugi, qualche anno fa. Un bagno d’umiltà, a volte, servirebbe… eccome!!!