Napoli: trans muore nel carcere di Poggioreale

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Napoli: trans muore nel carcere di Poggioreale GLBT News Ieri una transessuale di 34 anni si è tolta la vita all’interno del carcere di Poggioreale, a Napoli. Il suicidio non può essere considerato come un caso isolato, nel giro di poche settimane sono stati altri due le morti avvenute nel medesimo penitenziario e soprattutto nello stesso padiglione. Il padiglione in questione è il ‘Roma’, dove vengono detenute le persone transessuali e i tossicodipendenti.

Rita Bernardini, deputata dei Radicali, e Dario Stefano Dell’Aquila, responsabile dell’associazione Antigone in Campania, sono d’accordo nel dire che il settore che ospita trans e tossici è inadatto e al limite del collasso:

Centoventicinque detenuti sono morti dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane questi sono ‘omicidi di Stato’, con l’aggravante che lo Stato è consapevole di ciò che fa e non si vuole ravvedere.

Il coordinatore di Antigone è più dettagliato nel parlare della situazione presente nel penitenziario del capoluogo partenopeo :

Il padiglione “Roma” è dedicato ai tossicodipendenti che però ha una caratteristica: nell’ultimo piano c’è una sezione dedicata ai transessuali e dall’alta parte un reparto dedicato ai cosiddetti “sex offenders”. Questo padiglione dovrebbe prendere in carico le persone tossicodipendenti, che a Poggioreale sono circa cinquecento, per una ospitalità consentita di quattrocento. Poggioreale è come se fosse tanti carceri messi insieme e si sconta una pena in cella dove si può arrivare a otto, dieci, dodici persone con letti a castello e un solo bagno. Una situazione dove c’è una scarsa vivibilità che definiamo: condizioni umane degradanti oltre la difficoltà di presa ad incarico in quanto c’è un rapporto detenuti operatori molto basso. Basti pensare che ci sono sedici educatori a fronte di duemila e seicento detenuti.

La prima morte avvenuta nel padiglione incriminato risale al 24 agosto di questo anno, Sergio Scotti è deceduto in seguito all’ingestione di un mix di farmaci introdotti in cella senza il consenso. La seconda morte risale a circa una settimana fa, Giuseppe Coppola è morto per quello che sembrerebbe essere un infarto. Infine, ieri, la morte della transessuale Francesco Consolo, avvenuta per inalazione volontaria di gas.

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