Nicola Gratteri: “I boss gay rischiano la vita se fanno outing”

Home » Cultura Gay » Nicola Gratteri: “I boss gay rischiano la vita se fanno outing”
Spread the love

Intervistato da Klaus Davi per il suo programma su Youtube, Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, ha raccontanto il legame segreto tra la malavita organizzata e la comunità gay calabrese. I boss sono costretti a nascondere frequentazioni omosex per evitare gravi conseguenze sulla propria vita:

Ai vertici delle `ndrine ci sono anche dei boss che sono omosessuali o che hanno rapporti omosessuali frequenti. Ma lo sono in modo nascosto, perché altrimenti verrebbero uccisi, posati o messi in sonno, come dicono i massoni. La `ndrangheta non ammette l’omosessualità, seppure di un big-boss; si uccide per molto meno. Si uccide un picciotto perché non si è vendicato per una moglie che gli ha fatto le corna, figuriamoci se un boss fa sesso con uomini o travestiti. Comunque alcuni boss dei più alti vertici delle `ndrinde, praticano regolarmente rapporti omosessuali.

L’ennesima scoperta dell’acqua calda!?

Leggi ora  Alessandro Cecchi Paone: "Cassano è un cavernicolo"