Niente Xbox per chi abita Fort Gay

Home » GLBT News » Niente Xbox per chi abita Fort Gay
Spread the love

Niente Xbox per chi abita Fort Gay GLBT News Si può essere discriminati solo perché si vive in una cittadina chiamata Fort Gay? Si, se chi vive da quelle parti ha intenzione di giocare con la Xbox 360. La vicenda è capitata ad un giovane di 26 anni, tale Josh Moore, il quale si è visto sospendere improvvisamente l’account che aveva creato per poter giocare con la modalità ‘online’ della consolle.

Moore durante la registrazione aveva inserito tutti i suoi dati tra cui la città in cui vive, appunto, Fort gay cittadina di 800 anime che fa parte del West Virginia e confinante con lo stato del Kentucky ad ovest. Josh non ha esitato a chiamare il centro assistenza della Microsoft per chiedere spiegazioni una volta che aveva capito di essere stato bannato dal gioco:

La prima cosa che ho pensato è stato: “Cavolo, qualcuno crede che vivo nella città più gay della Virginia Occidentale”. C’è un odio incredibile verso i gay: io non sono gay ma ho sentito sulla mia pelle tutta la discriminazione di cui loro sono vittime.

Le cose non sono andate meglio una volta che si è messo in contatto il custmare care della Xbox:  chi era dall’altra parte del telefono addirittura non voleva pronunciare la parola ‘gay’ e soprattutto non ne voleva sapere di sentire le spiegazioni del ragazzo.  A nulla è valso l’intervento di David Thompson, sindaco di Fort Gay, il quale ha ricevuto il medesimo trattamento riservato a Josh Moore.

Leggi ora  ILGA boccia l’Italia come paese meno gay friendly in Europa dopo Cipro

La vicenda è giunta alle orecchie di Stephen Toulose, responsabile delle politiche della Xbox Live, il quale ha immediatamente messo fine alla vicenda dichiarando:

Leggendo “Fort Gay WV” qualcuno deve aver pensato che l’utente volesse offendere o usare il termine con tono dispregiativo. E, purtroppo, deve averlo inteso in questo modo anche qualcuno del nostro staff. Ho subito revocato la sospensione quando sono venuto a conoscenza della questione.

Gli ‘amici’ della Microsoft non sanno che in Italia esistono paesi che hanno un nome più offensivo di Fort Gay: Troia in provincia di Foggia, Trepalle in provincia di Sondrio, oppure La Fica in provincia di Brindisi, solo per citare alcuni esempi.