Intervistato da IlGiornalediRagusa.it, monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, ha chiarito le proprie posizioni riguardo i suoi fedeli gay e l’omosessualità:
La Chiesa poiché è madre ama i suoi figli, qualunque faccia, condizione sociale o esistenziale abbiano. La madre ama tutti non esclude nessuno. Ama anche queste persone che non rientrerebbero nei cosiddetti canoni di quella legge naturale a cui fa riferimento la Chiesa. Oggi della legge naturale si dice cos’è? Molti sostengono che non esiste una legge naturale e quindi la discutono a livello filosofico, giuridico. Volendo tradurre in termini più concreti potremmo dire maschio e femmina li creò. L’uomo è creato da Dio maschio e femmina e in questo essere maschio e femmina non c’è semplicemente una caratterizzazione di tipo biologico, uno ha il genitale femminile ed uno maschile ma c’è la possibilità fisica inscritta nei corpi dell’unione delle persone per cui è detto che attraverso l’atto coniugale i due saranno una carne sola come un’unica realtà. E’ il grande mistero della comunione addirittura della comunione trinitaria. Nell’amore coniugale l’uomo e la donna non stanno l’uno accanto all’altro ma nell’altro. La nostra fisicità aperta e feconda alla vita dice che maschio e femmina si incrociano e diventano una persona sola. Questo è un problema serio. L’omosessuale supera questo livello di integrazione personale per cui sono una carne sola, ed ecco perchè la Chiesa dice no ad esempio al matrimonio tra omosessuali. Il problema serio è capire se l’omosessualità sia un orientamento o un comportamento sessuale. Su questo la scienza deve dare il suo contributo. Dire orientamento sessuale vuol dire che l’omosessualità è innestata radicalmente, geneticamente dentro e quindi questo è proprio così. Dire comportamento vuol dire che una persona è come orientamento eterosessuale e poi per tante problematiche vissute a livello psicodinamico profondo all’interno della famiglia, sin dall’origine, sin dal grembo materno diventa così. Su questo gli scienziati devono dare una riflessione piuttosto chiara e devono convincerci perchè se ci convincessero che veramente uno nasce nel senso della sua naturalità biogenetica così cambierebbe tutto.
E già tanto che per l’alto prelato non siamo dei malati…:
Dovrebbe inevitabilmente cambiare qualcosa, non so che spettro di problematiche si aprirebbero ma certamente non si potrebbe non riconoscere che queste sono persone umane come di fatto oggi le riconosciamo. Perchè gli omosessuali, gli esseri umani dal comportamento omosessuale restano persone umane e quindi figli della madre Chiesa e io non posso operare nei loro confronti nessun atteggiamento discriminatorio. E la Chiesa non li discrimina per nulla però chiede loro di entrare con loro stessi dentro un processo di auto riflessione invece di sbandierare l’orgoglio gay, andiamo a vedere cosa si può fare insieme. Perchè si può ritenere che chi ha un comportamento omosessuale possa andare alle radici di ciò che ha motivato questo comportamento e cambiarlo.