D’ora in poi nessun funzionario sarà più obbligato a dover celebrare matrimoni omosessuali. Il governo olandese, a seguito di una votazione realizzata lo scorso venerdì, ha deciso di non prendere prvvedimenti verso tutti coloro che si rifiutino di celebrare le nozze gay per motivi religiosi.
Durante la voltazione, il Consiglio dei Ministri olandese ha così rifiutato la proposta di alcuni rappresentanti politici e di molte organizzazioni dedicate alla difesa dei diritti omosessuali che, da tempo, avevano notato un certo astio nei confronti di tutte le coppie gay che sceglievano di unirsi in matrimonio; un atteggiamento che aveva spinto a chiedere il licenziamento di tutti i funzionari che si sarebbe dimstrati contrari alle nozze omosex.
Alla richiesta avrebbe risposto in modo negativo due ministri, il Ministro degli Interni, Piet Hein Donner, e il Ministro femminile incaricato del rispetto per l’emancipazione, un ruolo ricoperto da Marja van Bijsterveldt, entrambi democratici cristiani. I due ministri, indignati per la richiesta fatta al governo, si sarebbero opposti chiedendo che i funzionari contrari alle nozze omosessuali possano conservare il loro posto di lavoro e rifiutarsi di celebrare matrimoni nei quali non credono.
La richiesta dei due ministri è stata accolta e farà sì che un funzionario possa rifiutarsi di celebrare il matrimonio tra persone delle stesso sesso assicurandosi però che ci sia qualcun altro a celebrare il matrimonio; un passo importante che rispetta l’impegno del governo verso i rappresentanti dei gruppi GLBT.
Aspro invece il commento del popolo e di tutti i promessi sposi omosessuali che non hanno digerito l’inversione di marcia del governo olandese accusandolo di non aver rispettato la parola presa:
E’ scandaloso che a dieci anni dalla realizzazione di matrimoni omosessuali il governo ora abbia scelto di tirarsi indietro. Permettendo ai funzionari di negare di prestare servizio in una celebrazione è come permettere loro di infrangere la legge vigente.
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