Anche voi non siete purtroppo stupiti dell’escalation di violenza omofoba a Verona dopo quella pagina orribile della proscrizione nei confronti dei professori che affrontano tematiche legate al mondo gay a scuola. Un ragazzo gay di 19 anni , membro della band Traccia 24 è stato picchiato all’uscita di un locale.
Prima gli insulti e poi le botte. Ed ancora una volta a farne le spese è una persona per “colpa” del suo orientamento sessuale. In un Italia che dal punto di vista e dei diritti, non ci vergogniamo di usare termini pesanti, fa davvero schifo. Fa male sentire questo ragazzo dire “agli insulti sono abituato”. Ma in che mondo viviamo, in che stato viviamo? Ma gli italiani non si disprezzano da soli? Perché dovrebbero. Non tutti sono così, ma la maggior parte è solo che plasmata nell’ignoranza e nell’inutile odio contro le persone omosessuali. E quando la politica scatena la miccia, la stupidità delle persone ha il sopravvento purtroppo. Fortunatamente il ragazzo non ha subito conseguenze irreparabili per il pestaggio, ma è assurdo che in un paese “teoricamente” avanzato vi siano ancora dei reati d’omofobia di questo genere.Racconta il suo avvocato:
Andrea è stato aggredito prima verbalmente, poi fisicamente. Chi ha sbagliato sono stati quei violenti che lo hanno assalito, non lui che ha tracimato e non ne ha potuto più. Non si può pretendere da qualcuno che è bersaglio di un atteggiamento inqualificabile, che resti erto a ricevere gli strali. Andrea ha preteso che cessassero le offese nei suoi confronti e non l’ha fatto certo menando le mani. Ma la sua richiesta non ha fatto altro che inasprire il contegno dei suoi aggressori che sono passati dalle parole alle botte.
E’ l’omofobia che deve sparire, non il farsi valere di chi viene attaccato.