Brividi di schifo attraversano la pelle quando si giustifica l’omofobia considerandola una opinione. Può essere considerata come tale la conscia opposizione all’essere naturale di una persona ed alla sua voglia di amare e di avere gli stessi diritti di chiunque altro senza essere discriminato?
In tutta onestà chi vi scrive rimane sempre più sconcertata da chi non accetta l’omossessualità sostenendo che si tratta di “opinione personale”. E’ la prima china per accettare ogni possibile comportamento umanitariamente sbagliato. Qualcuno si sognerebbe di additare il nazismo come “un’opinione”? Spero fortemente di no, altrimenti questo mondo avrebbe dei grandissimi problemi. O meglio, li ha davvero: quello che dobbiamo fare noi attualmente è evitare che peggiorino. L’omofobia è una delle piaghe sociali più brutte dei nostri tempi e il lasciare che anche persone di un certo potere si lascino andare a commenti non accettabili non è il miglior modo di combattere contro questa ignoranza dilagante. Non citerò assolutamente il nome della persona che ha dichiarato che protestare contro l’omofobia russa è inutile.
Voglio al contrario sottolineare che gettare questi atteggiamenti nel “calderone” delle opinioni non fa altro che alimentare un modo sbagliato di pensare di parte della popolazione che è lo stesso strumento con il quale si evita di dare civilmente e sottolineo civilmente, gli stessi diritti a tutti. Ci si rende conto che non dare la possibilità alle coppie gay di essere riconosciute va contro i precetti di qualsiasi costituzione? Che si tratta di razzismo e discriminazione bella e buona?
L’omofobia non è un’opinione, ma un comportamento conscio dettato dall’ignoranza e da una pessima educazione. Il momento in cui questo concetto riuscirà a penetrare efficacemente nella testa delle persone, allora davvero assisteremo ad un cambiamento sostanziale della nostra società. Nel frattempo non dobbiamo mai abbassare la guardia. E promuovere comportamenti corretti in ogni contesto. Sempre e comunque.
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