In base della prima ricerca nazionale svolta in Italia di Arcigay con il Contributo del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali sul bullismo omofobico presentata ieri 7 luglio 2010 a Roma, la scuola italiana è teatro di continui episodi a sfondo omofobico. I dati sono allarmanti: due terzi degli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore ha udito epiteti omofobi e prese in giro nei confronti di maschi. Per uno studente su cinque queste espressioni fanno parte della vita scolastica quotidiana.
Uno studente su 13 ha assistito almeno una volta nell’ultimo mese ad aggressioni omofobe di tipo fisico (calci e/o pugni fino a molestie sessuali), nonostante la maggioranza degli insegnati dichiari di non esserne al corrente. Il 20% dei ragazzi ha commesso almeno un atto riconducibile al bullismo omofobico mentre il 4% dichiara di essere stato vittima di aggressione. Il bullismo che colpisce le studentesse lesbiche, ancorché preoccupante, è riportato in percentuali minori. Paolo Patanè, Presidente nazionale dell’Arcigay, è preoccupato per l’intensificarsi del fenomeno