L’Adot, una delle associazioni francesi più sensibili alla donazione degli organi, ha promosso una singolare campagna per combattere l’omofobia dilagante in tutto il mondo.
Nel manifesto si realizza pienamente la provocazione dell’ente, che prende come riferimento un omofobo morto con un tatuaggio molto crudo “Dio odia i froci”. L’evidente cicatrice sul corpo rappresenta i chiari segni di un’operazione di trapianto degli organi.