Due ore di tira e molla e poi la notizia che renderà felici tante coppie gay: il consiglio comunale di Palermo ha approvato la mozione sull’istituzione del registro delle unioni civili e di fatto. La maggioranza è stata schiacciante, 19 hanno votato sì, 3 no. La mozione e stata presentata da un fronte trasversale e ha avuto come primi fìrmatari Fabrizio Ferrandelli, dell’Italia dei valori, Stefania Munafo, consigliere del Popolo delle libertà autosospesa, attualmente nel gruppo misto.
Il fronte del sì esulta per la vittoria dopo una lunga battaglia, come ha spigato Antonella Monastra di Un’altra storia:
La battaglia è stata dura. Ci sono stati anche momenti tragicamente esilaranti. Il consigliere Oliveri ha persino letto una pagina della Genesi, in cui si faceva riferimento agli abitanti di Sodoma: per salvare il loro posteriore (è proprio il caso di dirlo) Lot avrebbe offerto (‘fategli tutto ciò che volete’) le sue figlie illibate. Il consigliere, per preservare, a sua detta, l’istituzione della famiglia, riporta un caso di esemplare inciviltà, che calpesta il corpo delle donne. Fa una certa impressione ascoltare queste parole ai nostri giorni tenuto conto della violenza morale e fisica perpetrata quotidianamente su donne ed omosessuali.
Fabrizio Ferrandelli lo definisce un grande gesto di civiltà:
Un primo gesto di civiltà verso una battaglia che renderà felici le molte famiglie fino ad oggi mortificate dalla miopia delle leggi. Ho apprezzato il grande senso di responsabilità mostrato oggi da tutti i consiglieri che hanno votato per l’approvazione del Registro delle unioni civili. C’è ancora tanta strada da fare, ma il risultato ottenuto oggi rappresenta un primo importante passo avanti per guardare alla società palermitana con gli occhi del 2012.
Il prossimo passo sarà l’ok da parte della Regione, solo così le coppie gay (e non solo) potranno accedere ad alcuni diritti come il riconoscimento all’assistenza sanitaria.