Ai microfoni di Klaus Davi, Paola Binetti, da qualche mese emigrata dal PD all’UDC per gli ideali troppo libertari di alcuni suoi ex colleghi di partito, attacca duramente il Governatore della Puglia, Nichi Vendola, per non aver mai nascosto la sua omosessualità:
Ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante.
Il politico esprime solidarietà ed apprezzamento per il vescovo di Otranto che ha dichiarato di non voler concedere la comunione ai peccatori gay (ma non eravamo tutti fratelli?):
Se una persona è in peccato o meno lo lascio giudicare alla sua coscienza, ma certamente una persona in peccato grave non può accostarsi all’eucarestia. Non conoscevo il caso ma devo riconoscere che aveva totalmente ragione. La Chiesa ha già fissato a monte i suoi criteri generali, le condizioni necessarie per ricevere la comunione. Tutti lo sanno, anche le persone divorziate, che a volte, dopo aver fatto delle esperienze molto difficili, hanno deciso di risposarsi formando coppie unite, generose, capaci di sacrificio reciproco, che si vogliono bene. Pregano, vanno a Messa, ma sanno che all’eucarestia non possono accostarsi perché mancano delle condizioni di base, quelle che loro stessi hanno imparato fin da piccoli.
Salvi dalla dannazione plenaria, solo i casti, cioè quelli che non praticano l’omosessualità nelle forme più perverse:
Non possiamo tuttavia dimenticare che possono anche esserci degli omosessuali totalmente casti abilitati a ricevere la comunione come tutti gli altri.