Sul suo blog personale, Paola Concia ha pubblicato la lettera inviata dal padre nel giorno delle nozze e che vuole essere un esempio per tutti (alla faccia di tutti i detrattori come Daniela Santanchè e soci):
Cara Ricarda ed Annapaola,
Solo voi potete sapere quanto é stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità.
Purtroppo io non saró con voi ma ci saranno fratelli e nipoti che vi faranno sentire l’affetto che meritate.
Già da domani tornerete ad affrontare l’intolleranza e in qualche caso addirittura l’odio per chi ha fatto una scelta di amore. Un amore diverso ma non per questo meno intenso e meno puro.
Ho oltre 80 anni e neanche per me é stato facile capire e d accettare fino in fondo. Ma quello che voglio dirci é né a me né ad altri che dovete rendere conto, ma solo l’una all’altra. Perché il diritto di amarvi é scritto più in cielo che in terra. “In paradiso i matrimoni non ci sono ma l’amore si”.
Benvenuta tra noi Ricarda. Per me sarai una figlia, sorella degli altri miei figli e come loro ti amerò.
Paola voglio ringraziarti per avermi donato ancora a questa mia tarda età la voglia di ribellarmi all’ingiustizia.
Auguri Papà.
Che belle parole!!!