Il parroco di Lari, in provincia di Pisa, non ha concesso al Partito di rifondazione comunista di utilizzare la mensa in occasione della Festa Rossa. Don Amedeo Deri ha precisato che la sua decisione non è dovuta alle lotte politiche del partito di sinistra, tra le quali quelle a favore dei matrimoni gay, del divorzio e dell’aborto. Ma il rifiuto del parroco ha suscitato clamore anche perché l’anno scorso il permesso era stato accordato ( “per un disguido“, secondo Don Amedeo):
Nel 2011 quelli di Rifondazione si sono presentati alla porta della mia chiesa e mi hanno ingannato: volevano i locali per la festa del “Si” al Referendum e io glieli ho concessi, ma quando è iniziata la festa mi sono trovato tutta la Parrocchia e i locali tappezzati dalle bandiere rosse con la falce e il martello. Pensavo veramente che organizzassero una festa super partes ed invece mi hanno preso in giro. (fonte Panorama.it)
Ovviamente gli esponenti locali del Prc hanno protestato gridando al ritorno della scomunica e pubblicando un vecchio documento datato (nell’immagine di apertura del post) 15 luglio 1947 della Diocesi di Piacenza dove si avvisavano i credenti di non iscriversi al Partito Comunista, di non favorirne il voto, di non leggerne la stampa e di non propagarne gli ideali. Don Deri ha però precisato:
Non affitto il posto a nessun partito. Tanto meno a Rifondazione, di cui non condivido i valori e i principi. Non posso riconoscermi nelle loro posizioni, su aborto, divorzio, matrimonio gay.