Partner gay di dipendente Farnesina avrà passaporto diplomatico

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Partner gay di dipendente Farnesina avrà passaporto diplomatico GLBT News Primo Piano

Il partner di un dipendente gay della Farnesina avrà il passaporto diplomatico proprio perché compagno del lavoratore del Ministero degli Esteri. Non sarà un cambiamento epocale, ma è senza dubbio un piccolo passo importante per un politica solitamente gretta come quella made in Italy. Fino ad ora infatti nulla del genere in materia di diritty gay è mai successo.

E non ci stupisce quindi che la notizia stia facendo (giustamente) tanto clamore. Soprattutto in un paese come il nostro che tenta di predicare bene in quanto a diritti umani ma che a conti fatti razzola dannatamente male.  A rendere nota la notizia ci ha pensato Globe-MAE, la “appena nata” rete dei dipendenti lgbt del ministero, che ha diffuso un comunicato stampa a riguardo. La stessa ha poi sottolineato che il ministero sta studiando un modo per eliminare quella che è l’attuale discriminazione vigente sulla “emissione dei passaporti diplomatici e di servizio”. Insomma, verranno cambiati i regolamenti interni fino a che non si otterrà in pratica un vero cambiamento totale delle leggi  vigenti in Italia. Ecco cosa è possibile leggere nella nota diffusa dai dipendenti del ministero:

Partendo da questo significativo passo avanti la componente LGBTI del Ministero degli Affari Esteri chiede al nuovo Ministro Federica Mogherini e ai vertici amministrativi di proseguire lo studio di altri provvedimenti necessari affinché possa cessare la discriminazione di cui gay e lesbiche della Farnesina ancora soffrono, soprattutto in coincidenza con i trasferimenti e on il servizio all’estero.

Una richiesta implicita non solo giusta ma formulata con estremo garbo. Di solito noi siamo più “duri” nel nostro atteggiamento quando si parla di diritty gay perché almeno teoricamente, visto che davanti alla legge siamo tutti uguali dovremmo godere degli stessi doveri e degli stessi diritti. Ma è davvero apprezzabile ciò che il MAE ha deciso di fare, prendendosi la responsabilità in prima persona di fare un passo in avanti quando generalmente la politica italiana è indietro. Un esempio? Ricordiamo che fine ha fatto la legge contro l’omofobia.

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Photo Credit | Getty Images