Pierluigi Bersani ha presentato la Carta d’Intenti del Pd. Nel suo interno, precisamente al punto 9, si parla di coppie omosessuali. Il leader del centro sinistra italiano crede che sia arrivato il momento di dare il giusto riconoscimento alle unioni gay:
Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. La storia per altro insegna, e questa crisi lo conferma, che non esiste una gerarchia dei diritti e che l’azione per il loro riconoscimento e la loro affermazione vive di una tensione continua sul piano politico e sociale. In particolare, noi guardiamo oggi nel mondo alla lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne. E crediamo sia compito della politica, dei Parlamenti e dei governi affermare l’indivisibilità dei diritti: politici, civili e sociali. Anche su questo terreno l’Europa e’ per la politica dei singoli Stati un riferimento essenziale. .A partire dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea proclamata per la prima volta a Nizza nel 2000 e dal Piano europeo di contrasto alle discriminazioni: di genere, orientamento sessuale, etnia, religione, età, portatori di differenti abilità. Nel nostro caso questo significa l’impegno a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne e a una legge urgente contro l’omofobia. Sul piano dei diritti di cittadinanza l’Italia attende da troppo tempo una legge semplice ma irrinunciabile: un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, e’ un cittadino italiano. L’approvazione di questa norma sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima legislatura.
Immediate le reazioni del centro destra. Antonio Mazzocchi del Pdl fa sapere:
Con una vittoria di Bersani e della sinistra tra 8-9 mesi si inizieranno a celebrare migliaia di unioni gay. Noi cattolici esprimiamo preoccupazione perché mai come oggi la sinistra ha dimostrato di voler approvare tanto a livello locale, quanto con una legge nazionale, il riconoscimento delle coppie gay. Per questo chiederemo a tutti i cattolici di mobilitarsi con quello stesso spirito che ci ha portato qualche anno fa a scendere in piazza con il family day per chiedere alle forze moderate di lavorare per sostenere delle proposte alternative alle coppie gay di Bersani. Faremo fronte comune a difesa della famiglia naturale e chiederemo nelle prossime ore ad Alfano e Berlusconi che il primo punto del nostro programma elettorale sia una legge quadro sulla famiglia, la più grande e rivoluzionaria riforma dal dopoguerra ad oggi che vada a tutelare le giovani coppie, le famiglie numerose e i ceti più deboli. Questa sarà la nostra proposta da presentare agli elettori e grazie alla quale chiederemo di fare un’ ennesima scelta di campo tra le coppie di fatto e i matrimoni di serie b proposti da Bersani e dal centrosinistra e una legge che vada a tutelare milioni di famiglie italiane. Ci piacerebbe, inoltre, capire quali sono le posizioni dei cattolici del terzo polo, in particolare di Casini dell’Udc che in queste ore è caduto in un silenzio sospetto. Ci dica una volta per tutte se è dalla parte dell’Assessore Tabacci e delle proposte di Bersani o se vuole mantenere gli impegni con il popolo del family day che ci chiedeva più famiglia.
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