Pubblicità gay di Tiffany sotto accusa in Italia?

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La pubblicità “gay” di Tiffany finisce sotto accusa nel nostro paese. La motivazione? Secondo alcuni esponenti della nostro governo contrasterebbe con l’identità del popolo italiano.  Sul serio? Sembra uno scherzo di cattivo gusto, eppure sono parole dichiarate da sottosegretari allo Sviluppo economico ed all’Istruzione. Fino a che punto può spingersi l’omofobia politica italiana?

Pubblicità gay di Tiffany sotto accusa in Italia? Omofobia

E tutto questo perchè nella nuova pubblicità di Tiffany vi sono due uomini che si scambiano le fedi nel corso di una promessa di matrimonio. Cosa normale in tutto il mondo praticamente, tranne che in alcuni paesi razzisti ed omofobi tra i quali, non a sorpresa come al solito, spunta anche l’Italia.  Brutta notizia per i due esponenti politici: tra gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer, pansessuali e allies, siamo davvero in tanti a pensarla in modo completamente differente. Eppure non solo delle dichiarazioni che sono quasi incommentabili per quanto sbagliate ma addirittura la “minaccia” di rivolgersi, perché sarebbe “loro dovere procedere, in nome dell’italianità e nell’interesse del loro Paese”, ad una “denuncia o segnalazione all’Autorità dell’autodisciplina pubblicitaria per messaggio ingannevole”.

Talvolta desidereremmo davvero essere svegliati e che ci venisse detto che si tratta solamente di un brutto sogno. Purtroppo non è così e ci ritroviamo a dover combattere ancora una volta con l’ignoranza che permea il nostro paese. E che pretende di portare a pensare che sia sbagliato essere se stessi, come natura ci ha creati. Peccato per tutti quanti noi che non sia possibile denunciare a nessuno la stupidità degli altri, che è quella che fa sempre più danno in ogni contesto.

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