Un giovane di 25 anni è stato prima minacciato con una forbice e poi buttato fuori di casa dal padre. Il motivo? La sua omosessualità. Dopo l’episodio di violenza, che è risultato essere uno dei tanti, Luca – nome di fantasia – è stato costretto a vivere in auto. A rendere nota la vicenda Sandro Mangano dell’Associazione GayLib:
Ora ospitiamo il ragazzo e chiediamo alla società civile e ai media di aiutare questa giovane vittima dell’omofobia a trovare un lavoro dignitoso. Con i miei occhi ho potuto constatare che il giovane porta ancora sull’addome i segni di un cacciavite scagliatogli addosso dal padre in un momento di rabbia, gesto che non è stato denunciato per ritrosia del ragazzo, ma che non può e non deve passare sotto traccia. Spero con forza che non si abbassi mai la guardia su un problema serio e preoccupante come l’omofobia. La nostra associazione conta tantissimi casi come quello di Luca. È l’ora della sveglia, o sarà un gioco al massacro.
Il resto della famiglia di Luca non ha fatto nulla per aiutarlo per il timore di violenze da parte del padre.
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