La mancata approvazione della legge sull’omofobia ha lasciato ancora degli strascichi e malumori in tutto il mondo politico. Salvatore Allocca, assessore al welfare e politiche per la casa della Regione Toscana, non ha apprezzato la decisione della Camera di bocciare il disegno di legge:
La Regione Toscana si sente in dovere di far sentire la sua voce sulla questione ed esprime solidarietà alle associazioni ed ai tanti cittadini che si sentono indignati di fronte a tale notizia. La Toscana è stata la prima regione in Italia ad approvare nel 2004 una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Nel 2007 è nata una task force che ha lavorato con enti locali e associazioni per la piena inclusione di bisessuali, transessuali e transgender. Qualche anno più tardi, nel 2009, e’ stato attivato in seno alla presidenza un settore dedicato con lo scopo di dare più organicità alle azioni in materia di politiche contro le discriminazioni. Altro passo importante è stato la creazione di uno specifico osservatorio permanente con compiti di supporto all’attività della giunta regionale, attraverso il censimento e monitoraggio dei casi di discriminazione in Toscana e lo studio del fenomeno. Quello che è successo alla Camera ci dimostra che non è così; ed è doloroso e sbagliato. La nostra società rischia di modellarsi sulle differenze e sulle discriminazioni. Occorre invece un impegno ancora più forte su questo versante, da parte di tutti, per invertire la rotta e costruire una società che si basi sui diritti delle persone e sulla loro libertà di scelta come presupposto indispensabile per la costruzione di una compiuta cittadinanza.
Anche Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica, ha sposato la causa gay in un’intervista al sito dell’ebraismo romano (www.romaebraica.it):
Il legislatore ha da tempo introdotto nella normativa italiana lo specifico caso del reato di istigazione all`odio razziale e all`antisemitismo che sono state pensate a maggior tutela della minoranza ebraica. Credo quindi che il Parlamento dovrebbe esprimere una stessa sensibilità e tutela per le diversità sessuali. Sono assolutamente convinto che ci sarà modo quanto prima di ripresentare il testo trovando un`ampia maggioranza. Voglio precisare che esprimo una valutazione di carattere politico e sociale: una valutazione che non vuole mettere in discussione gli insegnamenti e i valori educativi che esprime il mondo ebraico sul concetto di famiglia, o sul sistema di principi etici e morali da insegnare ai figli. I nostri testi sacri sono molto chiari su quali comportamenti sessuali tenere, su ciò che è consentito e ciò che non lo è. Questo però non toglie che poi ognuno di noi, come il sottoscritto, esprima posizioni improntate al rispetto delle persone nei confronti delle scelte libere che ciascun individuo può compiere. Probabilmente questa posizione è figlia di una memoria recente comune che ha visto gli omosessuali perseguitati dal nazismo e sterminati nei campi di sterminio sullo stesso impianto ideologico e criminale e discriminatorio che venne attuato nei confronti degli ebrei. E non è un caso che in molte delle battaglie in difesa delle minoranze e contro l`antisemitismo, razzismo e antisionismo le organizzazioni e i movimenti della galassia omosessuale siano stati al nostro fianco.