In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere de La Sera ad Aldo Cazzullo, Renato Zero si è raccontato a 360 gradi, ripercorrendo i momenti salienti della propria vita: l’infanzia, gli amori, i primi soldi con la musica, gli amici di sempre ed infine i progetti per il futuro. Il poliedrico cantante, che ha fatto dell’ambiguità e trasgressione il proprio biglietto da visita, ha annunciato che a breve metterà la parola fine alle insinuazioni su un sua presunta omosessualità:
Presto uscirà una canzone in cui risponderò definitivamente a questa domanda, che mi ha stancato. Ognuno si curi il proprio orto, lasci aperta la porta, non si chiuda gli orizzonti, non si appiccichi da sé etichette che la vita potrebbe smentire. Non mettiamo limiti alla provvidenza. Conosco uomini con quattro figli che la sera si truccano pesante e vanno al Colle Oppio sui tacchi a spillo. L’importante è essere sempre aperti all’amore. Pensare solo al tuo benessere fa di te un miserabile, o un benestante: condizioni cui non aspiro minimamente.
E ritornando al triangolo tanto osannato in una sua celebre hit, rivela:
Era la ricerca di un’identità, che giustifica errori, malintesi, contrattempi. La trasgressione è la timidezza che si maschera. E’ la valvola di sfogo della disperazione, che ti evita il manicomio, la casa di recupero.
C’è da crederci?!