Uno studio, intitolato Injustice at Every Turn, condotto su larga scala dal National Gay and Lesbian Task Force assieme al National Center for Transgender Equality, ha mostrato che le persone trans, in America, sono maggiormente ridicolizzate, abusate e discriminate rispetto a tutti gli altri strati della società civile. Il 41 per cento degli intervistati (su un campione complessivo di 6540 transgender) ha confessato di aver tentato il suicidio, almeno una volta nella vita.
Quasi un quinto, ha invece, dichiarato di essersi trovato senza casa, mentre il 26 per cento ha ammesso di aver perso il lavoro a causa della propria identità di genere. L’indagine ha evidenziato che i transessuali, sempre più spesso, sono vittime di discriminazioni: a casa, a scuola, nei luoghi di lavoro, nella sanità, davantin alla legge.
Hanno quasi quattro volte in più, la probabilità di vivere in condizioni di estrema povertà, mentre più di un quinto ha confessato di essere perseguitato dalla polizia e altre forze dell’ordine. Rea Carey, direttore esecutivo della National Gay e Lesbian Task Force, ha commentato il preoccupante dato:
Fa parte delle convenzioni sociali e giuridiche degli Stati Uniti discriminare, ridicolizzare e abusare di persone non conformi alla normalità. Quasi tutti i sistemi e le istituzioni, grandi e piccole, da quelle locali a nazionali, sono implicate. Le loro vite sono solo un inutile fastidio. Meritano, invece, rispetto e dignità. Non è la maniera giusta di vivere.
Anche Mara Keisling, direttore esecutivo del National Center for Transgender Equality, è della stessa opinione:
La lettura di questi risultati è straziante a livello personale. I fatti in cifre rappresentano il dolore e il disagio sopportato da persone reali, giorno per giorno. Questo sondaggio è un appello alla coscienza di ogni americano che crede che ogni individuo abbia diritto ad avere una buona possibilità, un duro lavoro, un tetto sopra la testa, ed il sostentamento di una famiglia.