Non c’è intervista, in cui Ricky Martin, non ripercorra il suo coming out. Al magazine Billboard, il cantante portoricano ha ribadito il fatto che il suo venir fuori è stata una scelta motivata:
Ho trascorso molti mesi per capire il modo migliore per farlo. Una canzone, o un colloquio, o nel mio libro. Ma non potevo aspettare otto mesi in più. Avevo bisogno di farlo. Diversi mesi prima ho assistito ad un crimine di odio a Puerto Rico nei confronti di un ragazzo gay. Se avessi parlato, la gente avrebbe iniziato a congetturare. Ci sono stati momenti di grande tensione. Mi ricordo che era un venerdì quando, ho chiamato il mio manager per dirgli: “Lunedì confesso tutto.” Ho trascorso l’intero fine settimana in redazione per scrivere una lettera. E quando l’ho inviata, ho sentito un tale sollievo, tanta pace e gioia. Ho pensato, Dio mio, se avessi saputo, l’avrei fatto 10 anni fa.
I suoi figli hanno influenzato la decisione:
Voglio che i miei figli siano orgogliosi di me e dicano: ‘Mio padre è il miglior papà del mondo.’ E io voglio che appartengano ad una famiglia moderna, e vivano un cammino di felicità e tranquillità. Molte persone sono venute da me ringraziandomi: ‘Grazie per la condivisione. Si tratta di aprire le porte alla diversità in generale, accettando che ognuno è diverso.’