Manca Povia quest’anno al Festival di Sanremo, non mancano invece le polemiche sui gay. Durante la seconda puntata la gag dei I soliti idioti non ha lasciato inosservato il mondo lgbt, molte associazioni hanno tuonato contro l’intervento dei comici, a partire da Arcigay. Paolo Patanè ha dichiarato:
Trovo orribile che il giorno in cui il governo decide di aderire al programma europeo contro le discriminazioni nei confronti degli omosessuali, la Tv di stato, attraverso la sua tribuna più popolare, decida di dare ospitalità a una rappresentazione grottesca e becera. Il ministro Fornero ha detto che la discriminazione si combatte con l’educazione. Ecco: quale sia il messaggio educativo dei Soliti Idioti mi sfugge. La satira si fa sulle opinioni, non sulle condizioni personali, non sull’identità sessuale, non sulle minoranze. Una Tv di stato che riduce i gay come macchiette vanifica decenni di battaglie, distrugge in cinque minuti il nostro senso di lotta, che ha un’altra profondità.
Ivan Scalfarotto aggiunge che dovrà intervenire la stessa Lorenza Lei per fare in modo che si possa porre fine alle polemiche:
Le cose che abbiamo visto e sentito non sono ammissibili in nessun Paese civile. Dire che i gay sono come donne senza il ciclo non offende solo gay, ma le donne, gli uomini, la vita. I Soliti Idioti parlano ai ragazzi, in un momento in cui il bullismo omofobico è una piaga, in cui gli adolescenti non ce la fanno a sostenere il peso, si suicidano. E Morandi ha peggiorato la situazione, dicendo che non ha niente contro gli omosessuali ma preferisce Belén Rodriguez. Mi aspetto che il direttore generale della Rai Lorenza Lei con la stessa sollecitudine con cui si è affrettata a scusarsi con il Vaticano per le intemperanze di Celentano, lo faccia anche con noi per questa parentesi di cattivissimo gusto, per questo spettacolo inverecondo.
Il responsabile diritti civili e associazionismo dell’Italia dei Valori, Franco Grillini, in una nota fa sapere:
A Sanremo è andato in onda una gag del matrimonio gay: niente di originale, tutto già visto, trito e ritrito. I “soliti idioti” hanno fatto la solita idiozia, ma visto che non riescono a far ridere se non facendo la solita macchietta sui gay, forse sarebbe meglio un bel coming out se non altro per motivi di copyright. Che poi Morandi abbia detto che non ha nulla contro i gay ci fa tirare un sospirone di sollievo: grazie, troppo buono, che sforzo, che apertura, che progressismo. Comunque non ci uniremo certo a tutti gli ipocriti che si lamentano di Sanremo perché tutte queste polemiche sono create ad arte per fare audience: conosciamo le regole del gioco. In occasione di un festival siamo persino riusciti a dire la nostra in diretta sia pure solo per 60 secondi. Piuttosto ci auguriamo che i numerosissimi gay che popolano il festival fino ai massimi vertici abbiano finalmente il coraggio di dirlo pubblicamente in prima persona e smettano di prestare il fianco ai soliti idioti.
Durante la conferenza stampa di questa mattina Gianni Morandi ha dichiarato che farà ammenda di quello che è accaduto durante la terza serata.