Serbia, mostra sull’Omocausto a Belgrado

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I nazisti avevano costretto agli omosessuali catturati, trattenuti e torturati, a indossare triangoli rosa nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale; una mostra a Belgrado documenta il trattamento dei nazisti verso i gay in quello che è stato rinominato come Omocausto.

Secondo ARTEQ, l’associazione che ha organizzato la mostra al museo della città di Belgrado, l’evento cercherà di supportare la lotta contro gli stereotipi e i pregiudizi intorno alle minoranze sessuali in Serbia: infatti, il paese è uno dei più indietro per tolleranza delle persone gay nei Balcani, secondo i sondaggi.

Dopo l’avvento dei nazisti in Germania nel 1933, decine di migliaia sono state le vittime a causa del loro orientamento sessuale; gli omosessuali erano mandati nei campi di concentramento, dove, un destino simile ai milioni di ebrei e alle centinaia di migliaia di rom attendeva tutti quelli che erano stati scelti a morire in un modo ignobile: mentre gli ebrei furono costretti a indossare un distintivo giallo a forma di stella di Davide, gli omosessuali erano tenuti a indossare un triangolo rosa.

L’entità dei crimini nazisti contro gli omosessuali è stata svelata solo alla fine del 1970.

La mostra si intitola Terrore nazista per gli omosessuali 1933 – 1945 e sarà visibile al City Museum di Belgrado dal 02 al 23 Dicembre, grazie all’organizzazione congiunta del Queer Zagreb e ARTEQ con la Croazia, con il co-finanziamento del comune di Belgrado e il Ministero serbo della cultura e dell’informazione.

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