Sesso, nessuna donna è completamente etero? E’ questa la domanda che viene lanciata (suggerendo la propria risposta, N.d.R.) dall’University of Essex e pubblicata sulla rivista di settore Journal of Personality and Social Psychology. Il nostro punto di vista, meno assoluto ma sulla stessa linea è: non si fa prima a dire come giusto che sia che la sessualità è più fluida di quel che sembra?
E’ importante rispettare ogni donna ( ed ogni essere umano) per quel che prova e per quel che è. Non si può su un campione di 345 donne prendersi l’arroganza di stabilire: le donne o sono tutte bisessuali o lesbiche perchè la pupilla reagisce in un certo modo davanti ad alcune immagini. Certo, le reazioni fisiologiche devono essere tenute da conto ma al contempo lo stesso deve essere fatto con la consapevolezza della donna. Questo perchè in realtà il discorso è valido anche per gli uomini e la sessualità deve essere considerata fluida per entrambi.
Non si può “infilare” tutto quanto in scatole chiuse con etichette. E’ ciò di più sbagliato si possa fare in questo caso. Quel che a noi pare evidente, ricerca a parte, è che le donne sono maggiormente in grado di comprendere i propri desideri ed agire in caso su essi. Questo però non significa cancellare di colpo l’eterosessualità e “decidere” per le donne quello che sono. La sessualità è una cosa personale, innata, presente in noi. Non è forzata. Ed uno studio, per quanto possa essere autorevole, non può arrogarsi il diritto di decisione di nessuno. Soprattutto su un campione molto piccolo.
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