La giustizia spagnola ha messo in libertà un efferato assassino che tempo fa uccise un uomo omosessuale, dopo solo nove mesi di detenzione preventiva. Secondo le testimonianze a favore della difesa, Emilio Martinez uccise l’uomo dopo averlo trovato nel proprio camion in atteggiamento equivoco. La cosa realmente assurda è questa: la difesa ha utilizzato i termini di paura insuperabile che l’uomo avrebbe provato nella situazione dell’omicidio, ma non è tutto qui perché la giuria popolare di Saragozza ha avvalorato il caso come una legittima difesa, che anche a un digiuno di criminologia suonerebbe davvero difficile da credere!
La giuria ha stabilito che l’assassino e la vittima avevano parlato in un bar la notte del crimine, omettendo, però, che tracce di sangue, saliva e sudore della vittima sono state rinvenute nel letto dell’assassino; fatto che dovrebbe aprire nuove ipotesi…
Ma ciò non ha mutato il verdetto: per la giuria l’efferato omicidio trova giustificazione in un assurda paura insuperabile provata dal criminale. Paura di cosa? Aggiungiamo noi!
Carlos Espaso, studioso del caso, si è detto sconvolto dal verdetto. La sentenza, a suo parere, non prende in esame i dati reali:
Il giudizio ha voluto creare una valutazione morale sull’omosessualità della vittima.
Ed è davvero assurdo e grave che, nel 2011, un criminale possa ancora venir giustificato sulla base di giudizi morali assolutamente irrilevanti e fuori luogo. Un vero schiaffo morale alla giustizia!