La chiesa cattolica spagnola ha cominciato da svariati mesi un’esaustiva campagna per far sì che i contribuenti marchino la casella relativa all’istituzione nell‘IRPF, destinandole, in sostanza una quota delle proprie tasse. La campagna dello scorso anno ha fruttato alla chiesa ben 252 milioni di euro.
Ma destinare soldi alla chiesa porta a diverse conseguenze. La più importante, segnalata da Europa Laica, riguarda il fatto che, marcare tale casella, implica il non destinare tale denaro a Sanità, Educazione ed altri settori simili, con un impoverimento delle casse dello stato, già dilapidate dalla recente crisi.
Altro problema è che donare soldi ad un’istituzione che incita all’odio nei confronti di diverse fasce sociali, tra le quali la comunità gay, non è un bene per il paese. Ad aggravare ancora di più la situazione è il fatto che la chiesa impedisca la distribuzione dei preservativi in Africa, determinato la morte di milioni di persone.
Da tutto ciò, nasce l’iniziativa di Europa Laica:
Non collaborare con il tuo denaro alla riduzione dei servizi pubblici, alla diffusione della disuguaglianza e all’irresponsabilità di condannare a morte un paese carente di cultura!