L’organizzazione Información para el Conocimiento ha effettuato in Armenia uno studio per conoscere il livello di omofobia all’interno della popolazione, riportando la partecipazione di 1.156 persone: il 52% della popolazione crede ancora che l’omosessualità sia curabile, mentre il 9,7% degli armeni afferma che si tratta di genetica, mentre un 8,7% crede che la causa dell’omosessualità provenga da ormoni o addirittura dal numero dei cromosomi.
In particolare, il 18,6% ha sostenuto che l’omosessualità sia una malattia, il 12,7% ritiene che l’orientamento sessuale sia collegato con l’Occidente, il 10,8% crede che l’omosessualità sia causata da inadeguata educazione e il 9,9% sostiene che essere gay sia sintomo di mancanza materia o paterna.
Lo studio ha rivelato che solo l’11,5% della popolazione è a favore della comunità LGBT, ma il risultato più rilevante è che il 72,1% dei cittadini dell’Armenia è disposto a socializzare con le persone gay, bisessuali e transgender, mentre il 10,9% della popolazione interessata che siano altri ad avere rapporti con la comunità LGBT.
Infine, non c’è da dimenticare che il 10,6% dei cittadini sia preoccupato per la presunta “diffusione dell’omosessualità” nel Paese, mentre il 6,4% pensa che l’omosessualità debba essere condannata.