Purtroppo non si ferma l’ondata di orrore delle violenze correttive in Sudafrica e l’ultima vittima risulta essere una giovane tredicenne. La ragazza, attaccata a Pretoria, era apertamente lesbica e sembra sia stato appunto questo il movente dell’assalto. Com’è noto la violenza correttiva vorrebbe essere il brutale metodo attraverso il quale riportare le donne lesbiche sulla retta via, abusando di loro. Un crimine da fermare!!! Un portavoce del governo di Tlali Tlali ha promesso di aprire un indagine e di supportare moralmente e materialmente la famiglia della vittima dell’abuso:
Il governo condanna questo atto insensato di criminalità. I diritti di gay e lesbiche devono essere tutelati e rispettati sempre.
Dipika Nath, ricercatrice dell’Osservatorio per i diritti umani, ha affermato:
Se il governo non fa qualcosa subito dovrà poi arrendersi di fronte al suo fallimento, non appena l’ennesima ragazza verrà picchiata ed uccisa.
Pare che il governo stia preparando una task team per cercare di frenare gli abusi correttivi. Un portavoce ha affermato che la task team dovrebbe comprendere forze dell’ordine, sei giudici e sei attivisti gay. Ci auguriamo tutti che il governo si metta immediatamente a lavoro perché non è più tempo di aspettare. I crimini sessuali aumentano e la violenza correttiva rischia di mietere altre vittime!