La cantante Annie Lennox si è resa conto della tragicità esistenziale africana, provocata dall’infezione da Hiv solo una volta che ha raggiunto Cape Town per promuovere la sua campagna nella lotta contro la malattia nel 2007. Ella ha sperimentato l’orrore e la miseria provocata dal virus e ha dichiarato, una volta tornata della terra natia:
Pensavo di sapere tutto sull’Aids ma non era così. La visita a Cape Town è stato come un battesimo per me. La situazione era così difficile che lo staff medico di un ospedale temporaneo, allestito nella zona per curare i molti infetti da Hiv, è stato attaccato e preso a pietrate dalla gente del posto che non comprendeva, inizialmente, il ruolo d’assistenza dei medici. La situazione è dall’epoca, il 2000, lentamente migliorata, ma all’inizio era veramente difficile trattare i malati. Ho visto uomini magri come scheletri e bambini in fin di vita per la gravità della malattia.
L’artista ha ancora scavato nei ricordi e ha raccontato altre emozionanti esperienze in terra africana:
Ho poi visitato un cimitero e c’erano così tante tombe che ormai i corpi venivano seppelliti in semplici buche e molti bambini stavano aspettando di essere bruciati... Era uno spettacolo davvero toccante e raccapricciante… Non comprendi cosa significhi l’Aids finché non hai i dettagli davanti ai tuoi occhi, finché non vedi le file interminabili di persone in attesa di vedere un medico e gli staff sommersi fino al collo dal lavoro e sfiniti… Non ho mai visto una cosa del genere…