Australia, il Primo ministro Julia Gillard: "Mi oppongo ai matrimoni gay per la mia educazione" Cultura Gay

Australia, il Primo ministro Julia Gillard: “Mi oppongo ai matrimoni gay per la mia educazione”

Australia, il Primo ministro Julia Gillard: "Mi oppongo ai matrimoni gay per la mia educazione" Cultura Gay Il Primo Ministro australiano Julia Gillard ha affermato, in un’intervista, che la sua opposizione ai matrimoni gay è dovuta alla sua educazione d’altri tempi, dato che è cresciuta in una famiglia conservatrice. Ella ha espresso i suoi punti di vista in un’intervista per Sky News. Gillard ha affermato che, mentre il suo paese si rivela molto all’avanguardia sul tema della parità dei diritti in materia matrimoniale, lei si trova sul versante conservatore e si considera una tradizionalista culturale. The Australian ha scritto:

Dichiarando che esistono cose del nostro passato che andrebbero preservate nel presente e nel futuro, il Primo Ministro ha espresso il suo punto di vista sui matrimoni tra membri dello stesso sesso.

Cina: Jin Xing, l'étoile trans della danza Cultura Gay

Cina: Jin Xing, l’étoile trans della danza

Cina: Jin Xing, l'étoile trans della danza Cultura Gay Jin Xing non è solo uno dei pochi transgender riconosciuti legalmente dalla conservatrice Repubblica Cinese, ma è anche una delle più celebri e prestigiose danzatrici e coreografe cinesi. La storia personale dell’étoile è stata irta di ostacoli. Nata nel 1967 uomo, Jin è poi entrata nell’esercito, raggiungendo persino il grado di colonnello.

Scopre poi, però, di possedere un grande amore per la danza e va a studiare a New York. Quì concepisce la decisione di cambiare sesso, anche se l’idea l’aveva già sfiorata anni prima, come racconta in un’intervista a Roma:

Ed Koch sostiene i matrimoni gay (video) Cultura Gay Video

Ed Koch sostiene i matrimoni gay (video)

Ed Koch sostiene i matrimoni gay (video) Cultura Gay Video

L’ex primo cittadino di New York City, Ed Koch, ha lanciato un video di 31 secondi per invitare i suoi concittadini a supportare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Un breve messaggio ma denso di significati:

Quando ero sindaco, mi sono spesso posto la domanda… ‘Cosa sto facendo di buon per la mia gente?’ Al momento, il nostro stato non sta facendo così bene quando si tratta di equità. Sono l’ex sindaco Ed Koch e sono fiero di essere un newyorkese che sostiene l’uguaglianza del matrimonio.

Usa: manifestanti condannati per aver discriminato militari gay Cultura Gay

Usa: manifestanti condannati per aver discriminato militari gay

Usa: manifestanti condannati per aver discriminato militari gay Cultura Gay Tredici manifestanti contro il divieto ai militari gay di far parte dell’esercito sono comparsi il 18 marzo di fronte alla Corte Federale. I partecipanti alla campagna sono stati accusati di aver violato gli ordini della legge federale. Se saranno condannati trascorreranno ben sei mesi in prigione. Il loro arresto risale al novembre scorso, quando i tredici manifestanti si erano incatenati per protesta alla recinzione esterna alla Casa Bianca.

La ventinovenne Sara Boyd, facente parte del gruppo, era stata licenziata dalle Forze Aeree nel 2003 per aver violato il Don’t Ask, Don’t Tell. La donna dichiarato:

Ero stanca delle finte promesse dei superiori e anche del nostro presidente, degli indugi…Ci dicevano di aspettare il nostro turno perchè c’erano affari più importanti.

Bill Clinton contrario a legge omofoba sui matrimoni gay Cultura Gay

Bill Clinton contrario a legge omofoba sui matrimoni gay

Bill Clinton contrario a legge omofoba sui matrimoni gay Cultura Gay I sostenitori del Defense of marriage act (DOMA), convinti che la legge sia valida in quanto approvata al Congresso da entrambi gli schieramenti politici, dovranno ricredersi, poichè gli stessi architetti di quel provvedimento di legge hanno attualmente cambiato d’avviso sul tema. La legge impedisce alle agenzie federali di riconoscere legalmente i matrimoni gay e permette agli altri stati di ignorare legalmente matrimoni avvenuti non all’interno dei propri confini. Fu Bob Bar a scriverla, ma già nel 2009 si sollevò contro il provvedimento da lui stesso approvato:

è davvero tempo di tenere il governo federale fuori dalla giurisdizione dei matrimoni!

Maine: sondaggio rivela che la popolazione è favorevole ai matrimoni gay Cultura Gay

Maine: sondaggio rivela che la popolazione è favorevole ai matrimoni gay

Maine: sondaggio rivela che la popolazione è favorevole ai matrimoni gay Cultura Gay Un sondaggio popolare nel Maine ha decretato il favore dei votanti nei confronti dei matrimoni omosessuali, sebbene con un piccolo margine. L’indagine è stata realizzata lunedì dal Public Policy polling e ha mostrato che il 47% dei cittadini del Maine risulta a favore della legalizzazione contro il 45% degli oppositori e l’8% degli astenuti.

La votazione mostra un evidente scarto generazionale: il 50% dei votanti sopra i 65 anni si oppongono al provvedimento, mentre il 51% degli under 30 lo supporta. Gli autori del sondaggio hanno commentato così i risultati:

Abbiamo rilevato questo trend in tutti i luoghi nei quali abbiamo effettuato il sondaggio. L’opinione pubblica sta cambiando già da due decadi e ben presto i sondaggi consentiranno il raggiungimento di diritti sempre maggiori da parte degli omosessuali, visto il cambio generazionale!

Utah: la città di Ogden approva una speciale ordinanza per proteggere i gay Cultura Gay

Utah: la città di Ogden approva una speciale ordinanza per proteggere i gay

Utah: la città di Ogden approva una speciale ordinanza per proteggere i gay Cultura Gay

La cittadina di Ogden è il dodicesimo comune dello Utah ad approvare un’ordinanza per proteggere i gay da qualsiasi forma di discrimazione in materia di occupazione e alloggio. Il sindaco Matthew Godfrey ha promesso di estendere il veto anche per motivi religiosi:

Espressioni legate alla religione o ad altre convinzioni profondamente radicate nei cittadini sono attualmente esenti da questo capitolo, a condizione che non diventano così pervasive o gravi da alterare i termini, condizioni o privilegi di occupazione. Non si può violare, con una scusa, questa parte della questione.

L'Isola di Man riconosce le unioni gay Cultura Gay

L’Isola di Man riconosce le unioni gay

L'Isola di Man riconosce le unioni gay Cultura Gay

Dal prossimo 6 aprile, l’Isola di Man riconoscerà le coppie gay, equiparando le unioni lgbt a quelle sposate in materia di eredità, pensione e indennità fiscali, un pò come accaduto alla Gran Bretagna quasi cinque anni fa. E’ da sottolineare l’enorme passo in avanti compiuto se si pensa che l’omosessualità era illegale fino al 1992 e che l’età per il sesso consensuale è stata pareggiata solo nel 2006. Il Ministro del Tesoro, Allan Bell, che ha presentato il disegno di legge, ha commentato:

E’ stato un momento estremamente difficile per le persone omosessuali che desiderano vivere relazioni amorevoli alla luce del sole. Ma i diritti dei gay sono più tutelati negli ultimi 20 anni sull’isola. E’ un posto molto diverso ora, è più tollerante, e la comprensione è inclusiva.

Malesia: radio censura parte del testo di Born This Way di Lady Gaga Cultura Gay

Malesia: radio censura parte del testo di Born This Way di Lady Gaga

Malesia: radio censura parte del testo di Born This Way di Lady Gaga Cultura Gay
Si ritorna a parlare di canzoni censurate per il loro contenuto pro-gay. Dopo il caso di Christina Aguilera tocca a Lady Gaga essere vittima di repressione da parte dei ben pensanti. Infatti le emittenti radiofoniche malesiane di AMP Radio Networks hanno inspiegabilmente oscurato la parte di Born This Way in cui si parla esplicitamente del popolo lgbt.

Gli ascoltatori di AMP Radio Networks (di cui fanno parte 8 canali radio)  hanno notato che il verso “No matter gay, straight or bi, lesbian, transgendered life, I’m on the right track, baby (“Non importa se sei gay, etero o bi, lesbica, transgender, sono sulla strada giusta baby”), è stato maldestramente oscurato con dei rumori improbabili.

Anne Hathaway sostiene una campagna a favore dei matrimoni gay Amore e Sesso Gay Cinema Gay Cultura Gay GLBT News Manifestazioni Gay

Anne Hathaway sostiene una campagna a favore dei matrimoni gay

Anne Hathaway sostiene una campagna a favore dei matrimoni gay Amore e Sesso Gay Cinema Gay Cultura Gay GLBT News Manifestazioni Gay L’attrice Anne Hathaway sta appoggiando la campagna per far sì che Obama supporti il matrimonio gay. La celebrità è tra le star che supportano la campagna Freedom to marry, Say I do che è stata lanciata lunedì scorso con una lettera aperta al presidente Obama con lo scopo di avere chiarimenti sulla sua posizione sull’argomento.

La campagna è appoggiata anche da Jane Lynch, Eric McCormack, Martin Sheen, Lily Tomlin, Jane Wagner e Portia DeGeneres, i musicisti Melissa Etheridge, Mya and Rufus, Tony Kusher e David Geffen. Altre celebrità a favore sono Jack Dorsey e Chris Hughes.

Maryland: i matrimoni gay non saranno legalizzati Cultura Gay

Maryland: i matrimoni gay non saranno legalizzati

Maryland: i matrimoni gay non saranno legalizzati Cultura Gay E’ fallito miseramente il tentativo di legalizzare i matrimoni gay nello stato americano del Maryland. I sostenitori di un disegno di legge che proponeva di attuare un’uguaglianza piena tra matrimonio gay (ed eterosessuale), non ha ottenuto abbastanza voti (71 necessari per l’approvazione) per far passare l’emendamento alla Camera.

Dopo lo scioglimento delle riserve da parte del Senato e la disponibilità del governatore Martin O’Malley a firmare la legge, il testo è ritornato alla Commissione della Camera per essere ridiscusso (o mandato in soffitta per sempre?!). La delegata democratica, Anne R Kaiser, ha appreso con dispiacere l’insuccesso:

Argentina, deputato rivela: "Ho un figlio gay e ne sono fiero" Cultura Gay

Argentina, deputato rivela: “Ho un figlio gay e ne sono fiero”

Argentina, deputato rivela: "Ho un figlio gay e ne sono fiero" Cultura Gay Da qualche giorno, sta spopolando su Youtube, un bellissimo video in cui Ricardo Cuccovillo, esponente del partito socialista argentino pronuncia il suo discorso conclusivo in occasione dell’approvazione della legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, avvenuta il 14 maggio 2010 e confermata dal Senato il 15 luglio di un anno fa.

Dopo il salto, trovate il toccante messaggio (con tanto di sottotitoli in italiano) in cui il politico dichiara candidamente di essere fiero del figlio omosessuale, e che ha tutte le intenzioni di difendere i diritti gay durante tutta la legislatura. Un comune appello al buon senso e al dovere civico verso gli emarginati dalla società ci vuole, no?

Il matrimonio gay regolato in 10 Paesi, ma la discriminazione continua Cultura Gay

Il matrimonio gay regolato in 10 Paesi, ma la discriminazione continua

Il matrimonio gay regolato in 10 Paesi, ma la discriminazione continua Cultura Gay Coppie lesbiche o gay possono sposarsi legalmente in dieci Paesi, spalmati su tre continenti. Ma l’osservatorio per i diritti umani ha affermato lunedì scorso che la legalizzazione dei matrimoni omosessuali non ha fermato gli episodi di discriminazione nella vita di tutti i giorni. Boris O. Dittrich, direttore del programma per i diritti della GLBT all’osservatorio per i diritti umani, ha dichiarato:

Sebbene il matrimonio tra membri dello stesso sesso sia l’ultima tappa per l’acquisizione dell’equità dei diritti, gli episodi di omofobia non hanno fine, anche nei confronti di coppie legalmente sposate.

Israele: i rabbini celebrano matrimoni tra gay e lesbiche Cultura Gay

Israele: i rabbini celebrano matrimoni tra gay e lesbiche

Israele: i rabbini celebrano matrimoni tra gay e lesbiche Cultura Gay I rabbini appartenenti alla comunità zionista hanno deciso di sposare uomini gay con donne lesbiche per non violare la loro fede proibizionistica nei confronti dei matrimoni omosessuali. Il rabbino Areleh Harel, secondo l’Haaretz, pare aver già praticato 50 di questi specie di matrimoni e con i suoi colleghi ha istituzionalizzato l’iniziativa, appoggiato da altre comunità religiose che praticano i matrimoni combinati. Haaretz riporta:

I matrimoni gay-lesbica sono da sempre stati praticati tra gli ultra-ortodossi, ma questa iniziativa è differente: non vuole tenere nascosto il problema ma vuole riconoscere l’omosessualità e questo grazie anche a quattro organizzazioni per religiosi omosessuali (Havruta, Bat Kol, Hod e Kamocha).