Barbara Bush sostiene i matrimoni gay Cultura Gay Video

Barbara Bush sostiene i matrimoni gay

Barbara Bush sostiene i matrimoni gay Cultura Gay Video Barbara Bush, figlia dell’ex presidente repubblicano George Bush, ha registrato un video (di circa 22 secondi) sollecitando gli abitanti di New York a sostenere il matrimonio gay:

New York è la città dell’equità e parità. Tutti dovrebbero avere il diritto di sposare la persona che amano.

Anche la mamma Laura si è espressa, più volte, a favore delle nozze tra persone dello stesso sesso:

Spagna, giudice dell'Alta Corte: "Le nozze gay sono la logica evoluzione dell’istituzione matrimonio" Cultura Gay

Spagna, giudice dell’Alta Corte: “Le nozze gay sono la logica evoluzione dell’istituzione matrimonio”

Spagna, giudice dell'Alta Corte: "Le nozze gay sono la logica evoluzione dell’istituzione matrimonio" Cultura Gay Fernando Grande-Marlaska, giudice dell’Alta Corte spagnola, gay dichiarato e legalmente sposato con il suo compagno, ha partecipato ad una trasmissione, En Confianza, raccontando la sua esperienza di personaggio pubblico che vive apertamente la propria omosessualità (Fonte El Mundo):

Sarei una persona migliore di quella che sono oggi perché, in fin dei conti, tutta questa pressione lascia dei segni. La chiave di tutto è mostrarsi come si è, ne sono convinto: ed è l’unica convinzione su cui sono certo di non sbagliarmi.

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi Cultura Gay

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi

Argentina: 1300 matrimoni gay in 6 mesi Cultura Gay In Argentina sono passati 6 mesi dall’entrata in vigore della legge che consente alle persone dello stesso sesso di sposarsi, da allora più di 1.300 coppie di omosessuali hanno usufruito di questo diritto. A rendere noti questi dati è stato il quotidiano Clarin.

Il 70% delle coppie convogliate a giuste nozze è formato da uomini che convivevano da oltre 12 anni. Il fenomeno del boom dei matrimoni omosessuali si è avvertito soprattutto nella capitale Buenos Aires, è lì che si sono celebrati gran parte delle cerimonie.

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay Cultura Gay GLBT News

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay

Illinois: il governatore Pat Quinn firma legge che riconosce le unioni civili gay Cultura Gay GLBT News Il Governatore dell’Illinois, Pat Quinn, ha firmato una legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Lo Stato, che ha il primato di ospitare una delle più grandi comunità LGBT negli Stati Uniti, ha formalizzato, con successo, un atto già ampiamente discusso e promosso dal Senato federale:

Oggi è un giorno importante per la storia del nostro Stato, perché oggi stiamo mostrando al mondo che il popolo dell’Illinois crede nell’uguaglianza per tutti. Siamo ansiosi che privati ed aziende provenienti da tutto il Paese scelgano di trasferirsi in Illinois, perchè crediamo che tutti abbiano gli stessi diritti.

Con questa nuova normativa, le coppie gay otterranno alcuni dei diritti connessi al matrimonio, ma i loro rapporti non saranno ancora riconosciuti ai sensi del diritto federale. Il New Jersey tutela le unioni civili, mentre Oregon, Nevada, Hawaii, Maine, Wisconsin e lo stato di Washington estendono alcuni dei diritti delle coppie sposate anche alle relazioni gay attraverso leggi nazionali.

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: "Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale" Cultura Gay

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: “Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale”

Ban Ki-moon per la tutela dei diritti gay: "Basta alle persecuzioni a causa del loro orientamento sessuale" Cultura Gay Nel corso dell’ultima sessione del Consiglio sui Diritti Umani delle Nazioni Unite, riunitosi lo scorso 25 gennaio, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha chiesto di porre fine alle violazioni dei diritti basati sulla sessualità. E’ la prima volta che un segretario generale rivolge direttamente a un organo ufficiale delle Nazioni Unite su questioni legate all’ orientamento sessuale e identità di genere:

Dobbiamo respingere la persecuzione di persone a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere, che possono essere arrestate, detenute o giustiziate per il solo fatto di essere lesbiche, gay, bisessuali o transgender. Non possono avere il sostegno popolare e politico, ma meritano il nostro sostegno a tutela dei loro diritti umani fondamentali.

E ha concluso:

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay Cultura Gay

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay

Hawaii: Senato approva legge per le unioni civili gay Cultura Gay Della serie “e noi stiamo a guardare”, anche le Hawaii consentiranno alle coppie omosessuali di unirsi civilmente. Il Senato (in larga maggioranza) ha approvato un disegno di legge che consentirà alle persone dello stesso sesso di vedere riconosciuta la loro unione.

Ora bisognerà attendere la discussione alla Camera, per l’attuazione definitiva. Intanto il presidente dell’HRC, Joe Solmonese, ha fatto sapere di essere soddisfatto per la decisione presa:

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: "San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni" Cultura Gay

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: “San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni”

Fli, Potito Salatto contro le unioni gay: "San Giuseppe concepì Gesù con Maria, non con Giovanni" Cultura Gay Intervendo alla trasmissione su Youtube di Klaus Davi, Klauscondicio, Potito Salatto in area finiana, ha espresso il suo parere sfavorevole verso le unioni omosex, citando addirittura un episodio biblico per supportare la sua stravagante tesi:

Sono contrarissimo alle coppie gay. San Giuseppe era con Maria, non era con Giovanni quando ha procreato nostro Signore. Credo che le indicazioni che ci arrivano dalle Sacre Scritture siano chiare. La Bibbia ci insegna che l’umanità deriva dall’unione di Adamo ed Eva, non di Adamo e Giuseppe.

Il politico, però, si mostra piuttosto vicino al suo leader per quanto riguarda la laicità dei temi etici (‘aggiungerei della serie ognuno faccia come meglio crede’):

Confermo quanto detto alla trasmissione ‘La Zanzara’ di Radio24 qualche giorno fa e, cioè, che su questi temi nel FLI c’è libertà di coscienza. Gianfranco Fini è un liberale e non ci impone una linea dall’alto. Questo è un suo grande merito.

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT

Usa: il Pentagono traccia le linee guida per i militari gay dopo l’abrograzione del DADT GLBT News Il Pentagono ha rilasciato le linee guida per l’integrazione delle truppe apertamente gay nelle forze armate statunitensi dopo l’abrogazione del Don’t Ask Don’t Tell nel mese scorso, ma i funzionari non hanno ancora recepito i benefici ottenute dalle coppie dello stesso sesso.

Ai principali membri delle forze armate è stato chiesto di elaborare piani dettagliati per includere personale gay, entro la fine della settimana, e l’amministrazione ha confermato che la formazione delle truppe inizierà a metà febbraio in materia di vantaggi militari come cure mediche, indennità di viaggio e alloggio. Come riportato da Reuters, il segretario alla Difesa, Robert Gates ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale all’interno dell’esercito americano:

C’è bisogno di una leadership forte, impegnata ed informata ad ogni livello. Questo non è, tuttavia, un cambiamento che dovrebbe essere fatto in modo incrementale.

UK: cinque uomini arrestati con l'accusa di fomentare l'odio omofobo Cultura Gay GLBT News

UK: cinque uomini arrestati con l’accusa di fomentare l’odio omofobo

UK: cinque uomini arrestati con l'accusa di fomentare l'odio omofobo Cultura Gay GLBT News Cinque uomini, Ihjaz Ali, 41, Mehboob Hussain, 44 anni, e Umar Javed, 38 anni, Razwan Javed, 30 and Kabir Ahmed, 27, sono stati accusati di fomentare l’odio per motivi legati ad un diverso orientamento sessuale. I cinque omofobi sono stati arrestati e condannati dalla corte suprema inglese in base alla normativa anti-discriminazione entrata in vigore nel marzo 2010. Sue Hemming, avvocato della parte civile, ha commentato:

Abbiamo autorizzato la polizia a ricercare questi uomini in seguito a reati di distribuzione di materiale scritto per istigare l’odio contro i gay. Le accuse si riferiscono alla distribuzione di un opuscolo intitolato The Death Penalty? Outside the Jamia Mosque in Derby (La pena di morte? Al di fuori della moschea Jamia a Derby), nel luglio scorso dentro alle cassette delle lettere. Questo è il primo procedimento in assoluto per questo reato, ed è il risultato di una stretta collaborazione tra la polizia locale e l’unità speciale di investigazione. A seguito delle continue denunce da parte dei cittadini, è stata aperta un’indagine approfondita. Abbiamo esaminato attentamente le prove fornite dalla polizia e sono convinta che vi siano sufficienti elementi di prova per la conferma della condanna.

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan Cultura Gay

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan

Usa: J. Paul Oetken nominato giudice federale di Manhattan Cultura Gay Barack Obama ha designato J. Paul Oetken, un avvocato gay che si è fatto conoscere dall’opinione pubblica durante l’amministrazione Clinton, giudice federale di Manhattan. Sulla nomina di Oetken, vice presidente senior e consigliere generale associato di Cablevision, il New York Times riferisce che Obama è stato consigliato dal Senatore Charles E. Schumer, convinto che l’uomo, laureato alla University di Iowa, possieda i tre criteri di “eccellenza del diritto, la moderazione e la diversità di vedute”:

Sono alla ricerca di persone che rispondano a parametri ben specifici, e sono rimasto scioccato nell’apprendere che non ci sono mai stati giudici apertamente gay maschile in tutta la Confederazione.

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay Cultura Gay

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay

Il 58% dei francesi è favorevole al matrimonio gay Cultura Gay Prima che si sapesse il pronunciamento del Consiglio costituzionale sulla legittimazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, Canal+ ha indetto un sondaggio TNS Sofres per testare gli umori dei francesi sul delicato tema. Oltre la metà dei cugini d’oltralpe si è espresso favorevolmente al nozze gay (58%), mentre solo il 35% degli intervistati si è mostrato contrario.

La percentuale dei sostenitori è in costante aumento negli ultimi cinque anni: erano il 45% nel 2006, poi il 46% nel 2007. Fra i paladini più convinti del matrimonio omosex ci sono le donne (63%), gli under-35 (74%) e i simpatizzanti della sinistra (72%). Gli oppositori più agguerriti sono, come previsto, gli over-65 (62%) e i simpatizzanti del partito dell’estrema destra francese, il Front national (56%).

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay Cultura Gay

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay

Francia: il Consiglio costituzionale non riconosce i matrimoni gay Cultura Gay Il Consiglio costituzionale francese ha espresso parere sfavorevole per il riconoscimento delle nozze gay dopo che Corinne Cestino e Sophie Hasslauer, due donne conviventi da 14 anni e madri di quattro figli, hanno presentato, lo scorso mese, istanza per potersi sposare nel proprio paese. Attualmente, la legge francese riconosce il matrimonio in quanto unione esclusiva tra un uomo e una donna come specificato nella Costituzione e in alcuni comma del codice civile che non permettono (o meglio non specificano) le nozze tra persone dello stesso sesso.

Il Consiglio, tuttavia, non preclude a priori la legalizzazione dell’unione matrimoniale. Ricordando che “il legislatore ha valutato che la diversa situazione tra coppie dello stesso sesso e coppie di sesso diverso può giustificare un differente trattamento quanto alle regole del diritto di famiglia”, il Consiglio mette in chiaro anche che non è nelle proprie competenze “sostituire la propria valutazione con quella del legislatore”, al quale spetta l’ultima parola in materia. Paolo Patanè, presidente dell’Arcigay, ha commentato così la decisione:

Palermo: il clero favorevole ai diritti gay ma non alle adozioni Cultura Gay

Palermo: il clero favorevole ai diritti gay ma non alle adozioni

Palermo: il clero favorevole ai diritti gay ma non alle adozioni Cultura Gay Le parole di padre Cosimo Scordato, sui diritti gay, hanno aperto una riflessione interna alla diocesi di Palermo. Gli esponenti del clero si dissociano (in parte) dall’estrema apertura del sacerdote, confermando, però, il proprio assenso ad una tutela giuridica degli omosessuali. Don Carmelo Torcivia, rettore della chiesa di Maria Santissima della Catena, ha riferito (Fonte Corriere Della Sera):

Credo che non si possa parlare di queste unioni in termine di famiglia, intesa nel senso tradizionale del termine tanto meno penso che si possa parlare di adozioni. Diverso è il tema del riconoscimento dei diritti per le unioni di fatto tra omosessuali, credo che questo sia necessario in uno stato laico come il nostro, ma stiamo attenti a non fare confusione, famiglia e unioni tra omosessuali sono due cose distinte, occorre guardarsi dal mettere in un unico calderone.

Antonio Garau, presidente dell’associazione Jus Vitae, ha aggiunto:

Mahmoud Ahmadinejad: "L'omosessualità è contro lo spirito umano" Cultura Gay

Mahmoud Ahmadinejad: “L’omosessualità è contro lo spirito umano”

Mahmoud Ahmadinejad: "L'omosessualità è contro lo spirito umano" Cultura Gay Non accenna ad ammorbidirsi la linea dura del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che ritiene l’omosessualità “contro lo spirito umano”, come riportato dall’agenzia di stampa ILNA. Già nel 2007, durante un discorso tenuto alla Columbia University di New York, il capo di stato fu contestato e fischiato duramente in seguito a delle affermazioni piuttosto pesanti: “In Iran non abbiamo omosessuali come nel vostro Paese”. Pochi giorni fa, Presidente della Repubblica iraniana ha rincarato la dose:

Alla Columbia mi chiesero perché gli omosessuali sono vittima di repressioni nel nostro Paese. Ho risposto che in Iran non ce ne sono molti perché crediamo che sia contro lo spirito umano e l’umanità.