Lo stato americano della Virginia è uno dei terreni più complicati per la popolazione LGBT, dopo che le istituzioni locali hanno approvato il divieto de matrimonio ugualitario. Tuttavia, un sondaggio condotto dalla Quinnipiac University, con la partecipazione di 1.434 persone e ha un margine di errore di 2,6 punti percentuali, ha mostrato una leggera prevalenza di sostegno per le adozioni omosex.
discriminazione gay
L’attore russo Ivan Okhlobystin: “Gli uomini di oggi? Tutti froci ed ubriaconi”
Nel corso di un’intervista rilasciata al magazine, Neutral, Ivan Okhlobystin, scrittore attore e regista russo, ha espresso le proprie convinzioni sul fatto di essere “veri uomini”:
Alle mie figlie ho insegnato di lasciare perdere gli uomini perchè, al giorno d’oggi, sono tutti froci o ubriaconi.
Usa, deputata omofoba: “Se gli omosessuali potranno contrarre matrimonio, nulla vieta che si approvino anche nozze con animali e bambini”
Sally Kern, deputata dell’Oklahoma, ci ha servito, su un piatto d’argento, delle chicche sconvolgenti sul modo di vivere gay:
Come si può dire che l’omosessualità si sceglie… è come passare in una caffetteria e guardando tutti i diversi tipi di stili di vita, viene da dire mi prendo quello perché sembra interessante. Tutti sanno che non è entusiasmante. Hanno molti effetti dannosi. L’hanno scelto, nel senso che i gay sono costretti a cedere alla tentazione di dare sfogo alle loro pulsioni. Non sono nati così. Hanno l’opportunità, hanno il potere di dire no a quello stile di vita.
Ha aggiunto:
Iva Zanicchi vicina al popolo omosessuale: “Le mie parole sono state male interpretate”
L’intervista poco-friendly dei giorni scorsi al sito Pontifex ha alimentato un vero e proprio polverone tanto da “costringere” Iva Zanicchi ad un’immediata rettifica. La popolare cantante, che invitava a pregare per i gay affinchè trovassero la retta via, ritiene che le sue parole sono state “male interpretate” e ci tiene a “ribadire il mio affetto, la mia simpatia e la mia vicinanza al mondo omosessuale”.
In una nota, diffiusa ieri pomeriggio, Iva ricorda come “già nel 2009, prima del Festival di Sanremo, presi posizione duramente per controbattere a quanti sostenevano che l’omosessualità fosse una malattia”. L’Aquila di Ligonchio precisa anche di “non avere giudicato i Gay Pride in quanto tale, ma la scelta di alcuni di sfilare quasi nudi per le vie delle città: lo trovo inutile e per nulla aderente alla storia del movimento e alle giuste e sacrosante battaglie che porta avanti sul tema del riconoscimento di alcuni diritti civili”. Il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patané ha diramato un comunicato ufficiale in seguito al chiarimento dell’artista:
Roma: ragazzi gay aggrediti a Villa Borghese
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha riportato un grave epiosodio omofobo, avvenuto a Roma, ai danni di due ragazzi gay (Fonte Repubblica):
Nella serata tra venerdì e sabato della scorsa settimana, due ragazzi omosessuali di 30 anni si trovavano nei pressi dei viali di Villa Borghese: c’era pochissima gente, tra cui un gruppo di dieci giovani e giovanissimi che hanno preso a rincorrerli. Quella che doveva essere una piacevole passeggiata si è trasformata in un inseguimento. I protagonisti della vicenda hanno contattato il servizio Gay Help Line 800713713 per chiedere supporto dichiarando che gli aggressori li avrebbero minacciati con i caschi delle proprie moto.
Ha proseguito:
Pennsylvania: gli elettori trans esclusi dalle prossime elezioni?
I politici in Pennsylvania stanno valutando l’adozione di una legge che aggiungerà nuove misure di controllo per le prossime elezioni che si terranno nella regione degli Stati Uniti. Questa norma potrebbe escludere gran parte della popolazione transgender, che sarebbe privata del diritto di voto.
Se il disegno di legge venisse approvato definitivamente, i trans potrebbero esercitare il proprio voto solo se sul documento venissero indicate le informazioni sul sesso ed un’immagine dopo il trattamento per il cambiamento. Una sostanziale modifica per evitare contestazioni sul fatto che il sesso indicato sulla carta d’identità non corrisponde al reale.
India, il ministro della Sanità Ghulam Nabi Azad: “L’omosessualità è anormale”
In una conferenza stampa, tenutasi a Nuova Delhi, il ministro della Sanità Ghulam Nabi Azad, ha sostenuto che “il virus dell’omosessualità” si sta “diffondendo velocemente” nel Paese. Il politico indiano è convinto che “i rapporti sessuali tra uomini sono anormali”, sottolineando la difficoltà a “identificare gli uomini che fanno sesso con gli uomini”.
Immediata la reazione delle associazioni lgbt locali che continuano a sostenere la battaglia di depenalizzazione dell’omosessualità su tutto il territorio nazionale. Mohnish Kabir Malhotra, difensore dei diritti dei gay, ha risposto a tono (Fonte TMNews):
Croazia: il 47% dei maturandi crede che i gay siano malati
Un sondaggio diffuso a Zagabria dall’agenzia Hina ha messo in evidenza che, in Croazia, il 47% degli studenti maturandi ritiene che l’omosessualita’ sia una malattia, mentre per il 40% della popolazione. i croati (gay compresi), nel loro Paese, devono avere piu’ diritti rispetto ad altre minoranze etniche (Fonte Ansa).
Piu’ del 64% degli intervistati si e’ detto a favore del divieto di manifestazioni pubbliche degli omosessuali.
Rhode Island, vescovo cattolico: “Un’unione civile non può mai essere accettata come una valida alternativa al legittimo matrimonio”
Il vescovo cattolico romano Thomas J. Tobin di Rhode Island ha vietato ai propri fedeli di usufruire della legge che riconosce le unioni civili nello Stato americano. Ecco la singolare motivazione:
Le unioni civili sono solo una beffa dell’istituto matrimoniale. Esse promuovono uno stile di vita inaccettabile, minano la fede della Chiesa sul santo matrimonio e sono motivo di scandalo e confusione, i cattolici non possono partecipare alle unioni civili. Farlo comporterebbe una violazione gravissima della legge morale e, quindi, sarebbe ritenuto assai peccaminoso. Un’unione civile non può mai essere accettata come una valida alternativa al legittimo matrimonio.
Lindsay Lohan posa per la campagna NOH8
Per una volta non parleremo dei pasticci in cui si è cacciata Lindsay Lohan, l’attrice 24enne ha deciso di mettere da parte – almeno per il momento – le sue burrascose uscite serali per posare a favore della campagna NOH8.
Come tutte le celebrità che hanno posato per l’associazione che raccoglie fondi per la causa gay, anche la Lohan si è fatta fotografare con il logo NOH8 sulla guancia e un cerotto sulla bocca (immagine in alto) con, inoltre, le dita ad indicare il segno della pace. Prima della bad girl anche la neo eletta Miss America ha posato per la campagna.
Fifa condanna l’omofobia della nazionale femminile di calcio nigeriana
Intervistata dall’emittente radiofonica tedesca, Hessischer Rundfunk, Tatjana Haenni, dirigente addetta alle competizioni femminile degli ultimi Mondiali di calcio, ha condannato le parole di Eucharia Uche, ct della nazionale donne che, negli scorsi giorni, aveva definito l’omosessualità come “qualcosa di sporco” e “moralmente sbagliato”:
La Fifa contrasta ogni forma di discriminazione. Siamo in un evento della Fifa, le spiegheremo che sarebbe opportuno esprimersi in maniera equilibrata.
Nichi Vendola su GQ: “E’ ingiustificato l’atteggiamento di chi nasconde la propria verità”
Per la copertina di luglio di GQ, Nichi Vendola si è fatto immortare con un enorme orecchino da zingaro, ispirato ai versi di Federico Garcìa Lorca:
Le forme più trasgressive e spettacolarizzate di esibizione dell’identità gay, normalmente, sfilano un giorno all’anno; le forme più pacchiane e spettacolarizzate di esibizione dell’identità etero, nella sua versione più maschilista e più machista e anche più greve, sfilano anche nei palazzi del potere tutti i giorni dell’anno.
Il Governatore della Puglia è fermamente convinto che la cultura omofoba non risparmia nemmeno la sinistra:
L’omofobia che rappresenta l’omosessualità come una devianza piccolo-borghese ma oggi vale la pena pagare il prezzo della propria libertà piuttosto che soffrire due volte. È ingiustificato l’atteggiamento di chi si nasconde, di chi fugge dalla propria verità, perché i tempi sono molto cambiati, perché ci si dà coraggio gli uni con gli altri.
Gay Village, giovani aggrediti: “Andate via, froci di merda”
La notte del 28 giugno, due giovani sono stati aggrediti nei pressi del Gay Village, in zona Tre Fontane. A raccontare l’episodio, un testimone appartenente al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (Fonte Repubblica):
Intorno alle due di notte, i due si trovavano in “un parco dove solitamente ci si incontra” accanto alla struttura dove è in corso la manifestazione organizzata da Dìgay project e da ‘Gavi20’. I due si sono trovati questo gruppo di facinorosi, sicuramente armati di bastoni o comunque di oggetti contundenti e hanno tentato una aggressione al grido di ‘andate via, froci di merda’. Fortunatamente c’erano altri due volontari del nostro circolo che hanno chiamato le forze dell’ordine. Era impensabile, però, che dietro questa aggressione ci fosse una tensione alta perchè delle persone non sono state fatte entrare al Gay Village. Del resto chi va a questa manifestazione sa già che ci trova gay, trans e lesbiche.
Imma Battiglia, presidente del Dìgay project, è rimasta particolarmente delusa dall’accaduto:
Siamo stati in grado di gestire l’ingresso di ben 7.000 persone, dentro non è successo nulla, è stato tutto perfetto. Quanto a quello che capita fuori, ad esempio su viale America, non possiamo mica pensarci noi. Veramente sono stata aggredita anche io mi hanno messo le mani in faccia, mi hanno anche minacciata. Questo perché, erano circa le 2, non potevamo più fare entrare le persone per una questione di sicurezza. In modo quasi discriminatorio le abbiamo anche fatte uscire, le abbiamo mandate via. Molti che stavano provando ad entrare erano in stato evidentemente alterato. Sono stata costretta pure a chiamare il 113, ma non è arrivato nessuno. E non c’è neanche un presidio di forze dell’ordine qui fuori, considerando che ci sono altre manifestazioni e quindi tantissime persone. Non possiamo più essere lasciati soli.
Russia, Roman Silantyev: “I gay come i terroristi islamici”
Cattive notizie sul fronte omofobo in Russia. Il sociologo Roman Silantyev, direttore del Centro dei Diritti Umani del Consiglio Mondiale dei Popoli, ha lanciato, a gran voce, la sua opinione sugli omosessuali:
I gay sono come i terroristi islamici. Al primo tentativo, ci fanno credere che sono normali, poi cercano di ottenere tutti i diritti, e l’uguaglianza con gli altri cittadini ed, infine, condividono il potere tra loro.