James Amos: "I marines non devono essere 'distratti' dai gay" Cultura Gay

James Amos: “I marines non devono essere ‘distratti’ dai gay”

James Amos: "I marines non devono essere 'distratti' dai gay" Cultura Gay Rivelazioni shock da James Amos, comandante del Corpo dei Marines, second cui la revoca del divieto DADT produrrebbe effetti disastrosi sull’esercito americano poichè le truppe di prima linea hanno mostrato preoccupazione nel servire la patria assieme ai colleghi gay (Fonte Pink News):

Quando la vita di un soldato è appesa ad un filo, non voglio che il comportamento intuitivo di un giovane, che siede alla tua destra e sinistra, mi possa distrarre. Errori e disattenzione o distrazione possono costare caro ai nostri militari.

Germania: i gay discriminati potrebbero essere risarciti Cultura Gay

Germania: i gay discriminati potrebbero essere risarciti

Germania: i gay discriminati potrebbero essere risarciti Cultura Gay Il gruppo parlamentare tedesco dei Verdi ha avanzato una proposta di legge a favore dei gay. In Germania le unioni civili omosessuali sono diventate legali da quasi dieci anni, cosa mai potrebbe desiderare il popolo lgbt da quelle parti?

I Verdi, insieme all’associazione che porta il nome di Magnus Hirschfeld, ha pensato bene proporre una norma che si propone di risarcire i gay vittime di discriminazioni da parte dello Stato dal 1851 al 1994. Ricordiamo che durante la Seconda Guerra Mondiale alle persone omosessuali erano destinati alle camere a gas.

Ban Ki-moon: "Mi batterò per l'abrograzione di leggi che criminalizzano l'omosessualità" Cultura Gay

Ban Ki-moon: “Mi batterò per l’abrograzione di leggi che criminalizzano l’omosessualità”

Ban Ki-moon: "Mi batterò per l'abrograzione di leggi che criminalizzano l'omosessualità" Cultura Gay In occasione della giornata mondiale per i diritti umani, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha illustrato un pannello in cui è raffigurato che in oltre 70 Paesi del globo i gay continuano ad essere vittima di violenza ed episodi omofobi:

Su questo pianeta, gli essere umani devono essere trattati come tali. La disapprovazione personale e/o della società, non deve essere un pretesto per arrestare, fermare, imprigionare, torturare o molestare nessuno.

Ban ha aggiunto:

Jane Lynch sostiene un centro d'accoglienza per giovani gay Cultura Gay Video

Jane Lynch sostiene un centro d’accoglienza per giovani gay

Jane Lynch sostiene un centro d'accoglienza per giovani gay Cultura Gay Video Jane Lynch campionessa di solidarietà. L’attrice, conosciuta al grande pubblico per il ruolo di Sue Sylvester nella serie Glee, ha accettato di prestare la sua immagine per un centro di prima accoglienza per adolescenti gay di Los Angeles per aiutarli ad accettarsi:

Tutti hanno bisogno di una casa dove vivere serenamente. Ma per molti LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), abbandonati dai genitori, il centro è la loro casa. Migliaia dipendono da questa struttura per il cibo, un letto caldo, assistenza medica e consulenza… Questi ragazzi hanno bisogno di una casa accogliente dove essere accettati per quello che sono.

Dopo il salto, trovate il video completo.

Atlanta: locale gay risarcito dopo raid della polizia GLBT News

Atlanta: locale gay risarcito dopo raid della polizia

Atlanta: locale gay risarcito dopo raid della polizia GLBT News A settembre del 2009 il noto locale gay di Atlanta, The Eagle, aveva subito un vero e proprio raid da parte della polizia locale. Le forze dell’ordine avevano messo a soqquadro il locale, utilizzato violenza su molti dei clienti e minacciato i proprietari; tutto questo perché alcune segnalazioni anonime denunciavano un giro di prostituzione al suo interno.

Il raid si era concluso con un nulla di fatto: niente prostituti, ma solo un comune locale gay. I gestori dell’Eagle hanno deciso di fare causa alla polizia di Atlanta, per il trattamento subito durante la perquisizione.

Nassirya: volantini minacciano gay, magnaccia e venditori di alcolici Cultura Gay

Nassirya: volantini minacciano gay, magnaccia e venditori di alcolici

Nassirya: volantini minacciano gay, magnaccia e venditori di alcolici Cultura Gay Cosa hanno in comune i gay, i venditori di alcolici, i trafficanti di droga e i magnaccia? Il fatto di dover essere puniti con la morte, almeno nel territorio di Nassiriya. La regione di Suq Shuiukh è stata tappezzata di volantini in cui si minacciano tutti i trasgressori della sharia. In particolar modo gli omosessuali, i venditori di liquori, i proprietari di case chiuse e gli spacciatori sono coloro più a rischio di essere puniti, da come si legge sui manifesti.

I volantini sono stati rivendicati dal gruppo armato Voci dell’Iraq, Brigate della verità; Il quale si fa portavoce della salvaguardia dei precetti islamici, attraverso l’uccisione cruenta degli accusati, con tanto di ripresa video e conseguente diffusione dell’immagini.

Trevor Donovan contro il bullismo omofobico (video) Cultura Gay Video

Trevor Donovan contro il bullismo omofobico (video)

Trevor Donovan contro il bullismo omofobico (video) Cultura Gay Video Anche Trevor Donovan scende in campo per combattere il bullismo omofobico tra gli adolescenti americani (e non solo). L’attore, interprete di Teddy Montgomery nella serie tv 90210, ha girato un video in cui condanna fermamente il fenomeno:

Di recente, ci sono stati diversi suicidi di adolescenti nei notiziari nazionali. E questi ragazzi, da quello che ho letto, sono stati vittima di bullismo perché erano percepito come diverso. Deve essere abbastanza duro si occupano di questioni personali – come la lotta con la propria identità sessuale – ma quando si aggiunge nei casi di abuso, l’isolamento e il bullismo da coetanei, può diventare addirittura insostenibile per alcuni. Se vedi questo o sei a conoscenza di qualcosa di simile che succede nella tua scuola fai qualcosa, dillo a qualcuno. Non si tratta di avere rispetto per un diverso stile di vita, ma per la vita stessa.

Dopo il salto, il video.

Messico: l'arcidiocesi di Leon pubblica dodici punti per curare l'omosessualità Cultura Gay

Messico: l’arcidiocesi di Leon pubblica dodici punti per curare l’omosessualità

Messico: l'arcidiocesi di Leon pubblica dodici punti per curare l'omosessualità Cultura Gay Il vescovo di Leon, un piccolo agglomerato cittadino del Messico, ha diramato un prontuario tra i sacerdoti della zona, dal titolo emblematico Cura pastorale delle persone attratte dal loro stesso sesso, curato da P. Juan Martínez Cardoso, per curare i fedeli dal virus dell’omosessualità.

Nella speciale sezione, Dodici passi per compiere il cammino della nuova creazione, l’alto prelato elenca i dodici punti per non cadere in tentazione e sconfiggere il male supremo… che ci sia lo zampino del diavolo? Dopo il salto, trovate le idiozie più divertenti del momento.

La Repubblica Ceca adotta test gay per i richiedenti d'asilo politico Cultura Gay

La Repubblica Ceca adotta test gay per i richiedenti d’asilo politico

La Repubblica Ceca adotta test gay per i richiedenti d'asilo politico Cultura Gay La Repubblica Ceca è stato condannata per aver usato “test fallometrici” per verificare l’effettiva omosessualità dei richiedenti d’asilo politico. Secondo un rapporto dell’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA), la reazione fisica a materiale pornografico eterosessuale sarebbe la prova schiacciante della menzogna.

Secondo le informazioni fornite dal Ministero degli Interni ceco, i test sono stati fatti per appurare la verità sull’essere gay degli esiliati solo dove appaiono forti incongruenze nel momento dell’intervista. La Comunità europea ha contestato l’uso improprio di questa bizzarra tecnica perchè, i richiedenti asilo sono stati costretti a sottoporsi al test senza dare alcun consenso scritto.

Ricerca: i gay inglesi più puniti a scuola e nei tribunali Cultura Gay

Ricerca: i gay inglesi più puniti a scuola e nei tribunali

Ricerca: i gay inglesi più puniti a scuola e nei tribunali Cultura Gay Uno studio della Yale University, che verra’ pubblicato sul numero di gennaio 2011 della rivista Pediatrics, ha messo in luce che oltre il 40% dei ragazzi omosessuali dichiarati ha più probabilita’ di essere puniti dalle autorita’ scolastiche, la polizia e i tribunali. Kathryn Himmelstein, che ha avviato la ricerca, è rimasta sconcertata dal risultato dei primi test (Fonte Agi):

Abbiamo scoperto che quasi tutti i tipi di punizioni, tra cui espulsioni dalla scuola, arresti, condanne, sono piu’ frequentemente riservati ai giovani gay.

Manhattan Declaration: gruppi cristiani rivogliono l'applicazione anti-gay per iPhone Cultura Gay Lifestyle Gay

Manhattan Declaration: gruppi cristiani rivogliono l’applicazione anti-gay per iPhone

Manhattan Declaration: gruppi cristiani rivogliono l'applicazione anti-gay per iPhone Cultura Gay Lifestyle Gay Sta facendo discutere tutto il mondo, Manhattan Declaration, l’applicazione anti-gay per iPhone. Messa in commercio (e scaricabile gratuitamente) dalla Apple per testare l’inserimento della comunità lgbt nel tessuto sociale mondiale, l’adattamento omofobo di un comune sondaggio è stato bandito dalle associazioni gay perchè invitava ad alimentare l’odio per gli omosessuali. Domande come ‘Sei favorevole al matrimonio tra due uomini’ o ‘Accetteresti un figlio gay‘ sono sono state ritenute altamente offensive tant’è che, dopo nemmeno una settimana, l’ingarbugliato congegno è stato ritirato dal mercato:

Abbiamo rimosso l’applicazione di Manhattan Declaration perché viola le nostre linee guida essendo offensiva per un cospicuo numero di persone.

Le associazioni gay contro i Mondiali di calcio in Russia e Qatar Cultura Gay GLBT News

Le associazioni gay contro i Mondiali di calcio in Russia e Qatar

Le associazioni gay contro i Mondiali di calcio in Russia e Qatar Cultura Gay GLBT News Le organizzazioni internazionali gay hanno detto di essere “profondamente preoccupate” per la decisione della FIFA di assegnare i Mondiali di calcio del 2018 e 2022 a Russia e Qatar. L’omosessualità è illegale in Qatar e i trasgressori possono essere puniti con frustate e carcere, mentre Mosca ha vietato Gay Pride per diversi anni. Peter Tatchell, selvaggiamente picchiato da teppisti neo-nazista in un Pride a Mosca nel 2007, ha dichiarato (Fonte Pink News):

Entrambi i Paesi registrano una situazione molto carente nell’ambito dei diritti umani: non solo per quel che riguarda i gay, ma anche in merito ai diritti delle donne, alla libertà di protesta e di stampa. Lo sport non dovrebbe mai essere accontentars delle briciole dei diritti umani. La FIFA ha anteposto i propri interessi corporativi al benessere delle persone che vivono in Russia e in Qatar.

Carlo Giovanardi: "I militari gay non devono dichiararsi" Cultura Gay

Carlo Giovanardi: “I militari gay non devono dichiararsi”

Carlo Giovanardi: "I militari gay non devono dichiararsi" Cultura Gay Intervenendo a Klauscondicio, il programma su Youtube di Klaus Davi, Carlo Giovanardi ha espresso il suo punto di vista sulla presenza di militari gay nell’esercito italiano (Fonte Asca):

Concordo in pieno con le regole dell’esercito Usa. Non chiedere e non dire che sei gay. Perche’ se uno e’ omosessuale e’ affare suo, ma se fa apertamente coming out non e’ piu’ affare suo, la sua omosessualita’ diventa un manifesto politico.

L’invito di Giovanardi è quello a non fare coming out:

Non dico che un omosessuale conclamato sia inadatto all’esercito, io dico che un omosessuale puo’ essere ed e’ stato un grande politico, un grande imprenditore, un grande artista, ma questi lo sono stati per la loro intelligenza, non perche’ hanno mai proclamato di essere gay. Concordo con l’ordinamento americano perche’ credo che anche per un ufficiale italiano che cominciasse a praticare la poligamia o a tenere atteggiamenti non consoni alla divisa che indossa abbia qualche difficolta’ a continuare a fare l’ufficiale. Se uno e’ omosessuale e’ affare suo, se diventa un militante di un movimento gay non e’ piu’ un affare suo, diventa un manifesto politico.

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità” GLBT News

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità”

Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità” GLBT News Per Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini far entrare le associazioni omosessuali all’interno delle scuole equivale a creare generazioni di gay e lesbiche. Il presidente della provincia di Pordenone e quello di Udine hanno bloccato il progetto “A scuola per conoscerci. Isolamento sociale, bullismo e omofobia: strategie d’intervento in ambiente scolastico”.

L’iniziativa, che ha avuto l’approvazione di Mara Carfagna e Giorgio Napolitano, si propone di combattere l’omofobia all’interno delle scuole italiane attraverso incontri e dibattiti organizzati da Arcigay. Tale progetto non è stato apprezzato da Ciriani e Fontani, i quali lo hanno definito: