Nuova aggressione ai danni di una coppia gay. E’ successo a Roma, nei pressi di Eur Palombini. Fortunatamente l’aggressione è stata solo verbale ma sarebbe potuta andare molto peggio se una delle vittime non avesse immediatamente chiamato la polizia.
Imma Battaglia
Gay Village, giovani aggrediti: “Andate via, froci di merda”
La notte del 28 giugno, due giovani sono stati aggrediti nei pressi del Gay Village, in zona Tre Fontane. A raccontare l’episodio, un testimone appartenente al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (Fonte Repubblica):
Intorno alle due di notte, i due si trovavano in “un parco dove solitamente ci si incontra” accanto alla struttura dove è in corso la manifestazione organizzata da Dìgay project e da ‘Gavi20’. I due si sono trovati questo gruppo di facinorosi, sicuramente armati di bastoni o comunque di oggetti contundenti e hanno tentato una aggressione al grido di ‘andate via, froci di merda’. Fortunatamente c’erano altri due volontari del nostro circolo che hanno chiamato le forze dell’ordine. Era impensabile, però, che dietro questa aggressione ci fosse una tensione alta perchè delle persone non sono state fatte entrare al Gay Village. Del resto chi va a questa manifestazione sa già che ci trova gay, trans e lesbiche.
Imma Battiglia, presidente del Dìgay project, è rimasta particolarmente delusa dall’accaduto:
Siamo stati in grado di gestire l’ingresso di ben 7.000 persone, dentro non è successo nulla, è stato tutto perfetto. Quanto a quello che capita fuori, ad esempio su viale America, non possiamo mica pensarci noi. Veramente sono stata aggredita anche io mi hanno messo le mani in faccia, mi hanno anche minacciata. Questo perché, erano circa le 2, non potevamo più fare entrare le persone per una questione di sicurezza. In modo quasi discriminatorio le abbiamo anche fatte uscire, le abbiamo mandate via. Molti che stavano provando ad entrare erano in stato evidentemente alterato. Sono stata costretta pure a chiamare il 113, ma non è arrivato nessuno. E non c’è neanche un presidio di forze dell’ordine qui fuori, considerando che ci sono altre manifestazioni e quindi tantissime persone. Non possiamo più essere lasciati soli.
Mario Adinolfi dà del frocio ad Alfonso Signorini su Facebook
Non è piaciuta alle associazioni gay, la battuta scherzosa di Mario Adinolfi, blogger e giornalista candidato alle primarie del 2007 contro Walter Veltroni. Sulla sua bacheca Facebook, il noto commentatore politico ha risposto ai suoi interneauti utilizzando espressioni in romanesco del tipo: “Me fa ‘na p… a due mani quel frocetto. Ho dialogato amichevolmente con i servetti gay su maculati, leopardati e affini”, riferendosi chiaramente ad Alfonso Signorini. Ma Adinolfi non ci sta a passare per omofoba (Fonte La Repubblica):
Sono battute che capita di fare su Facebook. Era un momento in cui ero particolarmente arrabbiato con Signorini, per il ruolo che sta svolgendo in questo periodo, e un’invettiva contro di lui avevo tutta la voglia di farla. Sono stato l’unico a proporre un referendum sul matrimonio gay all’interno del Pd. Sono oltre ogni possibile sospetto di discriminazione, anche perché, ogni giorno, la subisco sulla mia pelle, in quanto persona obesa.
Non si è fatta attendere la risposta dei più grandi esponenti della comunità lgbt italiana. Aurelio Mancuso:
Trovo insopportabile che giornalisti e commentatori si lascino andare a questo linguaggio da caserma. Conoscendo bene il linguaggio della comunicazione e, quindi, il peso delle parole, devono sapere il messaggio che viene veicolato da certi termini spregiativi. Mi viene da domandare ad Adinolfi se non abbia un po’ imparato la lezione, quando qualche tempo è stato aggredito al grido di ‘brutto grassone’. Così come quella è stata una violenza fisica e morale, anche lui dovrebbe essere più cauto nel dileggiare i cosiddetti ‘frocetti’. Questi sono i linguaggi da evitare. Se qualcuno per strada urla qualche termine del genere. Io io lo riprendo, a prescindere. Figuriamoci se a farlo è una persona pubblica, che frequenta anche le trasmissioni televisive. Non sono un fan del politically correct, ma bisogna fare attenzione a queste cadute. Continui pure a parlare in romanesco, ma lo faccia senza offendere le persone.
Nicosia: giudice concede l’affidamento dei figli a madre lesbica
Nei giorni scorsi, il giudice Alessandro Dagnino, del tribunale di Nicosia (Enna), ha rigettato il ricorso di un uomo intenzionato a separarsi a causa della relazione omosex della moglie. Il marito chiedeva l’affidamento esclusivo dei figli non ritenendo l’ambiente familiare gay friendly particolarmente sano per la loro crescita intellettuale. Si legge nella motivazione (Fonte Il giornale di Sicilia):
La relazione omosessuale di una madre, laddove non comporti pregiudizio per la prole, non costituisce ostacolo all’affidamento condiviso dei figli, che possono abitare con lei.
Imma Battaglia: “Berlusconi non direbbe mai di no ad un uomo? Allora dica di si ai diritti gay”
Neanche la crisi di governo ha scalfito la voglia di scherzare di Berlusconi in merito ai gay. È notizia recente che il Presidente del consiglio (oggi tale carica poteva venir meno, poi sarebbe rimasto solo proprietario del Milan, di tre canali televisivi e di altre incalcolabili società) ha continuato ad ironizzare sul popolo omosessuale.
Imma Battaglia – presidente di Di’ Gay Project – ha immediatamente replicato alle battute del premier, sottolineando come sia arrivato il momento di dare diritti alle persone omosessuali, stando alle ultime dichiarazioni di Mister B.:
Equality Italia: nasce la prima lobby trasversale per i diritti civili
Aurelio Mancuso, storico leader del movimento LGBT, ha annunciato la nascita di Equality Italia, la prima lobby italiana trasversale per i diritti civili. Vi aderiscono politici di sinistra come di destra, economisti e giuristi. Una rete di persone che si impegnano a fare lobby per costruire un dialogo tra le diverse espressioni politiche, culturali, sociali, religiose del Paese, superando, sul tema dei diritti civili, la logica del nemico e delle contrapposizioni.
Mancuso ha voluto sottolineare come l’intento di Equality Italia non sia quello di sovrapporsi alle altre realtà associative già esistenti, bensì di raccordarle tra di loro. Ha infatto invitato le altre associazioni ad aderire, e la prima che ha risposto è stata Imma Battaglia, presidente di Di’ Gay Project, la quale ha dichiarato (Fonte Di’ Gay Project):
Mi iscriverò, perché credo in un politica trasversale.
Franco Grillini sul coming out di Tiziano Ferro: “Adesso tocca agli altri famosi dichiararsi gay”
Immaginate Tiziano Ferro a capo di un Gay Pride, oppure in prima fila ad una fiaccolata contro l’omofobia? Non stiamo parlando di utopie ma di cose concrete nel caso in cui il cantante originario di Latina prenda in considerazione le parole espresse nelle ore scorse, in seguito al suo coming out, da molti esponenti del mondo omosessuale.
Imma Battaglia, presidente di Di’ gay Project, non solo ha ringraziato l’autore ma anche fatto sapere che sarebbe più che felice nel caso in cui Tiziano diventasse un’attivista:
Caro Tiziano, hai fatto un grande regalo alla cultura di questo paese. Il tuo coming out, il tuo coraggio, la tua sofferenza, il racconto di te rendono tutti noi piu’ forti. A te Tiziano va il mio ringraziamento e mi auguro che presto ti si possa vedere impegnato in prima persona nelle battaglie per l’affermazione di quei diritti che ancora mancano e che fanno dell’Italia un paese ancora in parte omofobo.
Uno smash per i diritti civili: a Roma un torneo di tennis pro gay
Si terrà domani al Campidoglio la presentazione della seconda edizione del torneo internazionale di tennis in difesa dei diritti del popolo queer dal titolo Uno smash per i diritti civili. La manifestazione prenderà il via il primo ottobre per poi concludersi il 3, ed è promossa da numerose associazioni: Yellow Sport, Di’ Gay Project, Municipio X, TC Garden. Inoltre riceverà il sostegno della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport, Provincia di Roma – Assessorato allo Sport, Comune di Roma – Politiche Sportive e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.
Il torneo raccoglierà 250 tra atleti e atlete che si sfideranno con un unico scopo: sconfiggere l’omofobia. A prendere parte all’evento ci saranno, tra l’altro, l’Onorevole Paola Concia e il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna.
Roma, Nicola Zingaretti: “Una casa d’accoglienza per i gay cacciati dalle famiglie”
A pochi giorni dal Pride di Roma previsto per il 3 luglio, il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha annunciato il progetto di una casa d’accoglienza per tutti i ragazzi gay cacciati dalle famiglie dopo la scoperta della propria omosessualità.
Sto riflettendo su quella che potrebbe essere l’utilità di una struttura di prima accoglienza per gay e lesbiche maggiorenni che potrebbe occuparsi di quei giovani che hanno dei problemi nel rapportarsi con le loro famiglie, che ne rifiutano l’identità sessuale.
Per ora, è l’iniziativa resta solamente un’ipostesi da valutare e mettere in cantiere eventualmente per il 2011. Soddisfazione da parte di Imma Battaglia, presidente di Gay Project
Dire gay ad un’altra persona è un reato secondo la Cassazione
Sentenza shock della Cassazione che ha condannato a 400 euro di multa un vigile urbano di Ancona per aver dato del gay ad un suo collega. L’alto grado giudiziario italiano ha dato ragione alla “malcapitata” vittima in mondo offensivo e quindi passibile di condanna e relativa pena per ingiuria.
In lotta per la poltrona di comandante della polizia municipale di Ancona, l’imputato ha pensato bene di sbarazzarsi del proprio avversario attraverso una lettera scritta, ricordandogli una vacanza in montagna in compagnia di un marinaio. Quel momento di divertimento sfrenato lo aveva fatto allontanare da un club sportivo frequentato da soli ragazzi. Tanto è bastato a far pensare all’omosessualità vera o presunta del collega e di metterla in chiaro nella missiva per ostacolare il suo percorso professionale.