Valerio Scanu gay? "Non m'interessa se mi etichettano così" Gossip Gay

Valerio Scanu gay? “Non m’interessa se mi etichettano così”

Valerio Scanu gay? "Non m'interessa se mi etichettano così" Gossip Gay Non è la prima volta che Valerio Scanu è tacciato di essere gay. Dopo il chiacchiericcio tra Maicol Berti ed Elena Morali durante uMan, i maligni hanno ipotizzato che il giovane cantante di Amici 8 sia propenso ad “accompagnarsi” volentieri a persone del proprio sesso. La partecipazione ad una serata friendly organizzata al Mamamia di Torre Del Lago ha alimentato il gossip sulla sua sfera privata. A Top, l’interprete ha detto di non essere infastidito nell’essere etichettato come omosessuale:

Il pubblico non ha distinzioni sessuali dunque non m’interessa se mi etichettano come il cantante che si esibisce al Mamamia.

Bocconi, il ragazzo gay aggredito: "E' giusto che i cittadini si sentano liberi di denunciare atti di violenza omofobica con la sicurezza di avere l'appoggio delle istituzioni" Cultura Gay

Bocconi, il ragazzo gay aggredito: “E’ giusto che i cittadini si sentano liberi di denunciare atti di violenza omofobica con la sicurezza di avere l’appoggio delle istituzioni”

Bocconi, il ragazzo gay aggredito: "E' giusto che i cittadini si sentano liberi di denunciare atti di violenza omofobica con la sicurezza di avere l'appoggio delle istituzioni" Cultura Gay A pochi giorni dal gravissimo episodio omofobo che ha coinvolto un ragazzo gay della Bocconi (insultato e aggredito per aver tentato di non far strappare dei manifesti friendly), Repubblica ha raccolto la testimonianza del diretto interessato:

Sono stato protagonista nella mia università, la Bocconi, di un episodio di aggressione a sfondo omofobico. Mi hanno apostrofato dandomi del “frocio, ricchione e omosessuale” per aver ripreso uno studente che strappava un poster dell’associazione Best che pubblicizzava la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Tutto questo davanti all’indifferenza di altri studenti.

Ha aggiunto:

Lady Gaga: "Non capisco come mai i diritti civili si applicano solo ad alcune persone e non a tutti" Cultura Gay Icone Gay

Lady Gaga: “Non capisco come mai i diritti civili si applicano solo ad alcune persone e non a tutti”

Lady Gaga: "Non capisco come mai i diritti civili si applicano solo ad alcune persone e non a tutti" Cultura Gay Icone Gay

Sappiamo tutti l’impegno che Lady Gaga ha nei confronti del riconoscimento dei diritti gay. La cantante di origine italiana continua a ribadire il suo pensiero: alla comunità omosessuale devono essere date le stesse opportunità degli altri cittadini. Stefani Angelina Germanotta è stata intervistata dal magazine francese Tribu Move, al quale ha dichiarato:

Quando due persone si amano non è importante se si tratta di due ragazzi, o di due ragazze o di una ragazza e un ragazzo, hanno lo stesso diritto ad essere riconosciuti. Se vogliono sposarsi lo devono poter fare. Non capisco come mai i diritti civili si applicano solo ad alcune persone e non a tutti. Questo è qualcosa che non comprendo.

Charles Barkley: "Gli atleti gay devono essere giudicati dal talento" Cultura Gay

Charles Barkley: “Gli atleti gay devono essere giudicati dal talento”

Charles Barkley: "Gli atleti gay devono essere giudicati dal talento" Cultura Gay

Il commentatore Charles Barkely ha recentemente affermato che gli atleti professionisti gay dovrebbero essere valutati solamente per le proprie capacità sportive e non da fattori che esulano dallo sport come dichiarato alla radio SiriusXM:

Se qualcuno è gay, sono affari suoi. Penso che gli omosessuali dovrebbero potersi sposare e che Dio li benedica! Questi sono affari privati. Ascolta, se un ragazzo non sa giocare, è questa l’unica ragione per cui non giocherei con lui! Non mi importa di questioni extracurriculari.

Julian Gil: "Se fossi gay ci proverei con Ricky Martin" Gossip Gay

Julian Gil: “Se fossi gay ci proverei con Ricky Martin”

Julian Gil: "Se fossi gay ci proverei con Ricky Martin" Gossip Gay Julian Gil non ha paura di apparire agli occhi della gente meno “macho”. L’attore-conduttore-modello argentino ha recentemente ammesso che, nel caso in cui fosse gay, ci proverebbe con Ricky Martin:

Se fossi gay, perché non Ricky Martin? Lui è un bell’uomo, negli affari ha successo, ha tutto. Il denaro non ha importanza, perché il denaro viene e va. Penso che sia un bravo ragazzo.

Cosa accadrebbe se a Julian gli venisse proposto il ruolo di un omosessuale, con tanto di baci ad un altro uomo? Nessun problema, lui è un attore e gli attori devono prendere il loro lavoro seriamente:

Nakia: "Voglio dare una speranza ai giovani gay americani" Cultura Gay Televisione Gay

Nakia: “Voglio dare una speranza ai giovani gay americani”

Nakia: "Voglio dare una speranza ai giovani gay americani" Cultura Gay Televisione Gay Dopo aver sentito Tyler Robinson e Vicci Martinez, tocca ad un altro concorrente di The Voice parlare della propria sessualità. Nel nuovo talent show della NBC ci sono ben 4 concorrenti appartenenti al mondo lgbt, in questo caso è il 36enne Nakia a parlare di se stesso. Durante un’intervista al sito AfterElton, il cantante ha dichiarato che è stato naturale raccontare della sua storia con Robert (suo compagno da 9 anni) durante le selezioni:

Non mi sono chiesto “come mi devo presentare?”. Per me è normale parlare di me stesso, ed è stato molto gratificante sentire i produttori dello show affermare “quando possiamo avere il tuo ragazzo qui?” e “può assistere alle audizioni durate la prima serata?”.

Tyler Robinson: "Non riuscirei a fingere di essere etero" Televisione Gay

Tyler Robinson: “Non riuscirei a fingere di essere etero”

Tyler Robinson: "Non riuscirei a fingere di essere etero" Televisione Gay

Si sta facendo un gran parlare dei concorrenti gay di The Voice, il nuovo talent show musicale della NBC. Il sito AfterElton.com ha recentemente intervistato il ventenne Tyler Robinson, chiedendogli cosa sarebbe accaduto se per partecipare al programma fosse stato necessario nascondere la propria omosessualità:

Se uno show mi chiedesse di far finta di essere etero, lo vedrebbero tutti che si sta fingendo, poi non sarei in grado di riuscire ad andare avanti nella carriera musicale senza dire chi sono realmente.

George Leonard non è bisex: "Ho solo un amico speciale a cui voglio tanto bene" Televisione Gay Video

George Leonard non è bisex: “Ho solo un amico speciale a cui voglio tanto bene”

George Leonard non è bisex: "Ho solo un amico speciale a cui voglio tanto bene" Televisione Gay Video “Non ci sono più gli uomini etero di una volta”. E’ questa la triste constatazione a cui è arrivata Marina Ripa di Meana, ospite della puntata di ieri di Mattino Cinque, trovandosi ad avere a che fare con la mancata bisessualità rivelata di George Leonard, ormai ex omino di uMan.

Al grido di battaglia “La fi*a piace a molti, il ca**o a tutti”, il Principe ha ribadito di essere etero (appellandosi alla clemenza della corte e fidanzata Carmela) ma, che in un passato recente, ha provato un’affinità elettiva per un amico speciale (si dice così ora?!). Anche Andrea Cocco e Ferdinando Giordano si affrettano a sostenere le tesi del collega di reality, dichiarando di avere avuto questo tipo di complicità non basata su una sessualità comprovata. Dopo il salto, il video.

Treviso, Gian Paolo Gobbo: "Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco" Cultura Gay

Treviso, Gian Paolo Gobbo: “Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco”

Treviso, Gian Paolo Gobbo: "Niente Gay Pride finchè sarò io sindaco" Cultura Gay

A poche settimane dall’Europride di Roma, il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, ha rivelato a Klauscondicio, che la propria città non ospiterà mai una manifestazione a sostegno dei diritti lgbt (Fonte Ansa):

Finche’ saro’ sindaco il Gay Pride non si fara’ mai a Treviso. Certi eccessi possono danneggiare la libido di bambini e adolescenti. Giudico sbagliate manifestazioni come il Gay Pride, perche’ rappresentano una provocazione, un modo per far vedere che qualcuno puo’ fare tutto quello che vuole, e questo non va bene: ostentare a tutti i costi la diversita’ come fosse un dono e’ razzismo al contrario.

George Michael: "Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay" Cultura Gay

George Michael: “Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay”

George Michael: "Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay" Cultura Gay

In una lunga intervista al magazine BANG Showbiz, George Michael ha voluto chiedere scusa a tutti i suoi fan gay per non essere stato un buon esempio negli ultimi anni. Arrestato due volte per essere stato sorpreso a fare sesso all’aperto e condannato per reati di droga e guida in stato di ebrezza, il cantante ha fatto un mea culpa per tutte le volte che non è stato in grado di difendere i diritti dei giovani omosessuali:

E’ davvero una questione importante poter offrire il proprio contributo alla comunità come un uomo gay. Negli ultimi anni, ho avuto un serio problema per il fatto che, ogni volta, avrei potuto deludere i giovani gay. Avrei potuto portare la testimonianza di cosa vuol dire vivere di omofobia e del linguaggio che viene utilizzato. Così ho in mente di realizzare dei progetti per cercare di aiutare i ragazzi gay perchè penso che siamo una comunità notoriamente troppo bisfrattata.

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay

Paola Concia: “Una legge è il primo passo contro l’omofobia”

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay Intervista esclusiva per la deputata del Pd Paola Concia. Il politico ha risposto alle domande dei lettori di Vanity Fair, come sempre, senza peli sulla lingua. Riguardo l’attacco omofobo ricevuto recentemente, la Concia ha detto:

E’ avvenuto tutto in una serata tranquilla. Io era mano nella mano con Ricarda quando un uomo ci ha insultato, dicendoci che avrebbero dovuto metterci ai forni crematori. Io gli ho risposto malamente e gli ho detto che solo in Italia restano inpuniti certi commenti. Mi ha spaventato proprio il suo assoluto senso di impunità.

Storie di gay, figli di boss Cultura Gay

Storie di gay, figli di boss

Storie di gay, figli di boss Cultura Gay Vanity Fair ha raccolto le crude testimonianze di chi vive la propria omosessualità come un dramma. Sono i figli dei boss, che per ragioni d’onore, non posso vivere apertamente il proprio orientamento omosessuale per paura di ripercussioni sulla propria vita. Come Rocco, diciannove anni, erede di un boss calabrese, che non può usare nè il suo cognome né mostrare il suo volto per paura di essere scoperto:

Ho sempre saputo di essere gay. Da piccolo giocavo con le Barbie… I miei genitori non sanno niente di me, non capirebbero… Appartengo a una famiglia della ’ndrangheta di Reggio Calabria. Una famiglia oppressiva che si è sempre intromessa nella mia vita, e che non mi permetterà mai di vivere come voglio, almeno finché resterò qui. Per questo ho un progetto: scappare al Nord appena finite le scuole. Non voglio fare la fine di mio zio, costretto a un matrimonio combinato per evitare il disonore che qualcuno si accorgesse della sua omosessualità…

Girolamo Lo Verso, ordinario di Psicologia clinica all’Università di Palermo, ritiene che il fenomeno sia diffusissimo su tutto il territorio nazionale:

In Cosa nostra c’è sempre stata omofobia. Non per moralismo, poiché la mafia non ha un’etica. L’omosessuale è ritenuto inaffidabile perché non ha un’identità certa. Non è come il “vero uomo” che non parla, che di solito non tradisce la moglie, che uccide senza emozioni, che pensa solo agli affari… Guardi la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia. Passò tutta la vita ad angosciarsi sulla propria identità sessuale, perché nel suo ambiente non c’era niente di più sporco e disprezzato dell’omosessualità…

Usa, il reverendo Clenard Childress: "L'accettazione dei diritti gay è il segno della fine dei tempi" Cultura Gay

Usa, il reverendo Clenard Childress: “L’accettazione dei diritti gay è il segno della fine dei tempi”

Usa, il reverendo Clenard Childress: "L'accettazione dei diritti gay è il segno della fine dei tempi" Cultura Gay Il Reverendo Clenard Childress ha affermato che, a suo parere ovviamente, l’accettazione sociale dei diritti gay è l’inizio della fine della civilizzazione. A RenewAmerica.com il Pastore della chiesa New Clavary Baptist ha attaccato pesantemente il clero che supporta la comunità GLBT, additando i suoi componenti falsi profeti:

Come cristiani dovremmo credere che Dio ha improvvisamente cambiato le sue opinioni sull’omosessualità come alcuni vogliono farci credere? Siamo così stupidi? Ricordatevi, Gesù ha detto che gli ultimi giorni saranno i giorni di Molti. L’omosessualità si sta imponendo sul resto della società.