Le parole di padre Cosimo Scordato, sui diritti gay, hanno aperto una riflessione interna alla diocesi di Palermo. Gli esponenti del clero si dissociano (in parte) dall’estrema apertura del sacerdote, confermando, però, il proprio assenso ad una tutela giuridica degli omosessuali. Don Carmelo Torcivia, rettore della chiesa di Maria Santissima della Catena, ha riferito (Fonte Corriere Della Sera):
Credo che non si possa parlare di queste unioni in termine di famiglia, intesa nel senso tradizionale del termine tanto meno penso che si possa parlare di adozioni. Diverso è il tema del riconoscimento dei diritti per le unioni di fatto tra omosessuali, credo che questo sia necessario in uno stato laico come il nostro, ma stiamo attenti a non fare confusione, famiglia e unioni tra omosessuali sono due cose distinte, occorre guardarsi dal mettere in un unico calderone.
Antonio Garau, presidente dell’associazione Jus Vitae, ha aggiunto: