Obama sta facendo scuola. Dopo il sì del Presidente americano ai matrimoni gay, anche il premier della Nuova Zelanda John Key ha fatto sapere che prima o poi il governo darà il via a una legge sulla questione:
Julia Gillard
Australia: Julia Gillard consente di discutere su una legge a favore del matrimonio gay
Il Primo Ministro australiano Julia Gillard ha confermato che permetterà ai parlamentari di lavorare su un disegno di legge sul matrimonio gay, ma ritiene che tale disegno di legge avrà successo. Il premier in una recente intervista ha dichiarato che il voto dipenderà tutto dalla coscienza dei parlamentari, in quanto verterà tutto da quelli che sono i propri valori e dalla propria cultura.
Australia, Julia Gillard permetterà ai parlamentari di votare il matrimonio gay
Il primo ministro australiano Julia Gillard permetterà ai parlamentari Labor di votare per i matrimoni gay. Ricordiamo che la Gillard si è sempre detta contraria alle unioni tra persone dello stesso sesso, e questa scelta non significa che abbia cambiato la sua opinione.
Australia: ministro lesbica aspetta un figlio dalla compagna
Penny Wong, ministro delle Finanze australiane, ha annunciato che la sua partner Sophie Allouache è incinta. Il primogenito della coppia è stato concepito attraverso l’inseminazione di un donatore, il piccolo (o la piccola) verrà dato alla luce nel dicembre di questo anno.
Australia: il Primo ministro invita a cena gruppo lgbt per discutere di matrimonio gay
Julia Gillard ha messo all’asta una cena per sei persone nella sua residenza ufficiale durante il ballo di beneficenza dei giornalisti parlamentari. Il gruppo attivista GetUp ne ha subito approfittato per promuovere il matrimonio omosessuale (tanto osteggiato dalla primo capo del governo).
Infatti la GetUp si è aggiudicata la cena messa all’asta per cercare di convincere la premier laburista australiana a non opporsi ai matrimoni tra persone dello stesso sesso quando ceneranno insieme in privato. Alla cena parteciperanno tre coppie gay e lesbiche appartenenti all’associazione pro-gay, per vincere l’asta sono stati spesi circa 22 mila euro.