Anna Paquin: "Ci sono un sacco di pregiudizi sui bisex" Cultura Gay Icone Gay

Anna Paquin: “Ci sono un sacco di pregiudizi sui bisex”

Anna Paquin: "Ci sono un sacco di pregiudizi sui bisex" Cultura Gay Icone Gay

In una recente intervista a V Magazine, l’attrice Anna Paquin, la Sookie Stackhouse di True Blood, ha rivelato di subire i preconcetti della gente (anche comune) a causa della sua dichiarata bisessualità:

Ci sono un sacco di pregiudizi contro di noi, ma più la gente parla di queste sciocchezze e meno ci sarà un accordo che sarà. Con chi le persone scelgono di dormire (o trascorrono la loro vita) non deve importare a nessuno. Nella mia cerchia di amici, nessuno si preoccupa da chi sono attratta.

Rocco Buttiglione: "L'omosessualità? Un disordine morale" Cultura Gay

Rocco Buttiglione: “L’omosessualità? Un disordine morale”

Rocco Buttiglione: "L'omosessualità? Un disordine morale" Cultura Gay Nuovo attacco di Rocco Buttiglione verso la comunità gay. In un’intervista al magazine A, il Presidente dell’Udc ribadisce di non avere particolare “simpatia ideologica” per la schiera queer:

Sui gay non ho cambiato parere. Sul piano politico e giuridico sono per la non discriminazione nei confronti degli omossessuali. Ma su quello morale penso quello che pensa la Chiesa cattolica: l’omosessualità è un disordine morale. Se Dio ti ha dato un corpo da maschio non potrai mai essere donna. Non potrai mai avere una gravidanza. E fare finta di essere quello che non sei non ti fa stare bene, perdi una vita in cambio di una finzione.

Puntuale, il commento di Paola Concia, deputata del Pd:

Le affermazioni di Buttiglione sulle persone omosessuali, non mi sorprendono affatto. Sappiamo tutti che l’esponente dell’UDC è motivato da rancore personale, perché proprio a causa delle sue opinioni discriminatorie nei confronti della comunità LGBT, che tra l’altro ribadisce nell’intervista pubblicata su “A” in edicola domani, il Parlamento Europeo, e non la lobby omosessuale, ha bocciato la sua nomina a Commissario Europeo. Vorrei sommessamente ricordare al collega che il Parlamento italiano non si trova dentro la città del Vaticano. L’onorevole Buttiglione parla, infatti, impropriamente di “disordine morale” delle persone gay, che secondo lui sono uomini che vogliono diventare donne e viceversa, dimostrando ancora una volta di non aver compreso o di non voler comprendere il significato di orientamento sessuale, che non ha nulla a che fare con l’identità di genere. Inoltre, leggendo le sue dichiarazioni, si intravede un evidente lapsus freudiano quando afferma che ” fare finta di essere quello che non sei non ti fa stare bene, perdi una vita in cambio di una finzione.E’ esattamente quello che il movimento LGBT dice da almeno trent’anni per liberare i tanti omosessuali che non hanno il coraggio di vivere pienamente le loro vite. Il livello di dibattito sull’omosessualità, comunque, è da un paio di mesi, diventato francamente inaccettabile e volgare. Gente come Buttiglione e Giovanardi non perde un’occasione per portare avanti la loro crociata contro le persone gay,lesbiche e trans, nel silenzio assordante dei loro colleghi di partito che evidentemente devono condividere questa linea d pensiero. E poi hanno pure il coraggio di definirsi moderati, quando invece su queste tematiche dicono le stesse identiche cose dei partiti più estremisti dell’estrema destra europea. Se si è moderati, lo si deve essere sempre. Aspetto, a breve, conclude la deputata, il giorno in cui il Parlamento italiano si ritroverà un’altra volta a votare la legge contro l’omofobia e la transfobia, e lì gli italiani sapranno giudicare con i loro occhi chi sono i veri moderati e chi invece gli estremisti.

Sergio Muniz e Luca Calvani raccontano le loro tendenze bisex Gossip Gay

Sergio Muniz e Luca Calvani raccontano le loro tendenze bisex

Sergio Muniz e Luca Calvani raccontano le loro tendenze bisex Gossip Gay A corredo di un servizio fotografico bollente per Vanity Fair, Sergio Muniz e Luca Calvani, due dei naufraghi più sexy dell’Isola dei Famosi, hanno raccontato le proprie esperienze bisex. L’attore italiano, felicemente legato ad una donna, ha ammesso di aver provato attrazione per lo stesso sesso:

Ne ho amati tanti. A partire da mio padre, profondamente. Sono figlio di un matriarcato: mia mamma, le zie, la nonna, mia sorella maggiore. Ho un lato femminile molto forte ed è capitato fossi curioso. Che male c’è? Meglio quello che evasore fiscale. Mi è capitato di guardare uomini e di interrogarmi. È una questione di odore. Alcuni mi hanno affascinato. Credo che esistano creature capaci di amare uomini e donne. Come umani siamo, dal punto di vista emotivo, infiniti. Certi legami trascendono. Io posso avere provato esperienze insolite, essere stato a letto con chi mi pare, ma ogni cosa che ho fatto l’ho fatta per amore. Soprattutto, oggi ho scelto Francesca.

Ben Cohen a torso nudo su Gay Times Gossip Gay Icone Gay

Ben Cohen a torso nudo su Gay Times

Ben Cohen a torso nudo su Gay Times Gossip Gay Icone Gay Ben Cohen, in seguito all’abbandono del rugby, aveva dichiarato che si sarebbe dedicato anima e corpo alla lotta contro l’omofobia. Lo sportivo britannico ha dimostrato di avere non ha solo una grande sensibilità verso la causa gay ma anche un certo gusto a stuzzicare le fantasie dei suoi ammiratori.

Cohen è recentemente apparso a torso nudo sulla rivista Gay Times, dove ha anche dichiarato di avere un sedere con delle dimensioni da non sottovalutare:

Ewan McGregor: "Hollywood non è ancora pronta per attori dichiaratamente gay" Cinema Gay Cultura Gay

Ewan McGregor: “Hollywood non è ancora pronta per attori dichiaratamente gay”

Ewan McGregor: "Hollywood non è ancora pronta per attori dichiaratamente gay" Cinema Gay Cultura Gay Ewan McGregor, che recita al fianco di Christopher Plummer nel film gay Beginners, ritiene che essere gay possa influire negativamente agli occhi dei vertici di Hollywood. In un’intervista rilasciata ad Advocate, l’attore ha espresso, al meglio, il suo punto di vista sulla spinosa questione:

Hollywood è un posto divertente, e non sopporta alcuni aspetti del mondo reale. I produttori, anche utilizzando sceneggiature e linee gay, non voglio offendere nessuno o urtare la sensibilità delle persone… sono così terrorizzati da non riottenere i loro soldi indietro. Quindi, forse, non siamo ancora al punto di un coming out condiviso. Forse alcuni attori credono ancora che la loro venuta fuori possa essere controproducente per loro scelte professionali.

Camila Raznovich: "Mi piacerebbe sentire com'è baciare una donna" Gossip Gay

Camila Raznovich: “Mi piacerebbe sentire com’è baciare una donna”

Camila Raznovich: "Mi piacerebbe sentire com'è baciare una donna" Gossip Gay

Intervistata dai lettori di Vanity Fair, Camila Raznovich, conduttrice di programmi come Amore Criminale e Tatami, ha confessato di avere un particolare desiderio legato alla sua sfera più intima. Per diversi anni alla guida di Loveline, l’ex veejay di Mtv ha ammesso candidamente di vivere il sesso senza inibizioni e di esserne una grande e appassionata cultrice:

Non sento che mi sia mai mancato niente, ma prima di morire mi piacerebbe sentire com’è baciare una donna.

Claudia Gerini: "Il mio mondo è popolato di amici omosessuali" Cultura Gay Icone Gay

Claudia Gerini: “Il mio mondo è popolato di amici omosessuali”

Claudia Gerini: "Il mio mondo è popolato di amici omosessuali" Cultura Gay Icone Gay Madrina del Roma Europride 2011, Claudia Gerini ha spiegato, a Donna Modena, l’affetto ricambiato con la comunità lgbt italiana:

Non sono semplicemente gay-friendly, il mio mondo è popolato di amici omosessuali. Per qualche misteriosa ragione, ero un’icona gay fin dai tempi di Non è la Rai, a 15 anni. Eppure, non credo di possedere quelle caratteristiche che, di solito, accendono le passioni: non sono una femminona come, per esempio, Valeria Marini; non amo gli eccessi negli abiti e nel trucco, non sono mascolina e dominatrice come Madonna.

Naike Rivelli è bisex convinta Gossip Gay

Naike Rivelli è bisex convinta

Naike Rivelli è bisex convinta Gossip Gay

Naike Rivelli in un’intervista a Vanity Fair si svela completamente, in tutti i sensi, vista la foto, e rivela la sua bisessualità senza timori. Dall’intervista si evince che la cantante ha compreso la propria sessualità a 27 anni. Ha vissuto con un’attrice una relazione di tre anni, ma in mezzo ad altri rapporti con uomini. Naike rivela che forse in adolescenza ha provato per sperimentare, ma che il suo primo approccio con l’amore saffico l‘ha avuto nella pancia della mamma, poiché ella girò una scena d’amore con donne, mentre era incinta di Naike.

La prima vera storia l’ho avuta a 27 anni, con un’attrice italiana. Ero con lei in una scena saffica. È stata la mia amante per 3 anni, in mezzo alle relazioni con due uomini. Ma non era la prima volta. Da ragazzina c’era la curiosità con le coetanee: succede a quasi tutte ma poche lo ammettono. Ma la mia vera prima volta è stata nella pancia di mamma.

Lady Gaga, direttrice di Metro per un giorno, difende i diritti gay Icone Gay

Lady Gaga, direttrice di Metro per un giorno, difende i diritti gay

Lady Gaga, direttrice di Metro per un giorno, difende i diritti gay Icone Gay

Sfogliando Metro di martedì 17 maggio vi sarete accorti dell’impostazione molto “gaghiana” del free-press. Infatti Lady Gaga ha avuto modo di dirigere il quotidiano gratuito più letto al mondo per un giorno. Nell’editoriale, la cantante di origine italiana  ha parlato di argomenti a lei cari, ovvero di omosessualità e diritti gay:

Cari Mostri, fate della vostra identità la vostra religione.
Io sono così onorata e orgogliosa di essere il direttore per un giorno di Metro. Non solo perché così posso parlarvi direttamente,ma perché mi auguro di illuminare la potente voce della mia generazione e farla parlare da sola. I Piccoli Mostri non sono solo un gruppo di fans, ma una cultura che esiste totalmente al di fuori della musica pop. Loro sono la loro propria religione. Sono una razza all’interno della razza dell’Umanità. La libertà e la mancanza di pregiudizi del Monsterball, per quelli che amano “Born ThisWay”, si diffonde ampiamente e ha cominciato a vivere fuori dei muri delle arene e delle classifiche musicali. Non lo dico con arroganza o con l’intenzione di prendermi il merito e il possesso di questa comunità (loro stessi hanno creato la loro voce,non certo io), ma piuttosto mi piacerebbe porre i presupposti affinché la gentilezza, la mobilitazione e la cultura pop possano allargare i confini dell’amore e della accettazione. Siamo tutti diversi, ed è proprio questo che ci rende tutti simili. Nel significato scientifico, il nostro “modo”, come siamo nati, sarebbe definito come procreazione cellulare, come io teatralmente ho interpretato in tante delle mie performance (dando la vita ai miei fan e viceversa facendomi dare la vita dai miei fan). Così, se volessimo analizzare questa formula basilare, potremmo semplicemente dire che non solo siamo nati l’uno dall’altro ma che ci siamo creati a vicenda, destinati a crescere insieme. L’amore è l’ingrediente magico per il gigante della vita Petri Dish. Nel giornale di oggi ho chiesto di cercare, scrivere e individuare quali questioni riguardanti l’uguaglianza e la giustizia sociale influenzano di più le società dei Paesi del mondo in cui esce Metro. Poi ho pubblicato grafici, classifiche, commenti, indagini globali e articoli ispirati e generati dai Piccoli Mostri. Evocano un approccio all’anti-bullismo e all’uguaglianza che incoraggia l’unità attraverso le nostre condivise lotte umane. Metro e io invitiamo coloro che forse non sono influenzati da queste sfide ad aiutare la consapevolezza della realtà a diffondersi, e ad agire come una forza nutriente e compassionevole
verso coloro che ne hanno più bisogno.
Siate voi stessi, amatevi per quello che siete, siate orgogliosi. Siete nati in questo modo baby.
Sinceramente,
LADY GAGA

George Michael: "Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay" Cultura Gay

George Michael: “Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay”

George Michael: "Ho in mente dei progetti per aiutare i giovani gay" Cultura Gay

In una lunga intervista al magazine BANG Showbiz, George Michael ha voluto chiedere scusa a tutti i suoi fan gay per non essere stato un buon esempio negli ultimi anni. Arrestato due volte per essere stato sorpreso a fare sesso all’aperto e condannato per reati di droga e guida in stato di ebrezza, il cantante ha fatto un mea culpa per tutte le volte che non è stato in grado di difendere i diritti dei giovani omosessuali:

E’ davvero una questione importante poter offrire il proprio contributo alla comunità come un uomo gay. Negli ultimi anni, ho avuto un serio problema per il fatto che, ogni volta, avrei potuto deludere i giovani gay. Avrei potuto portare la testimonianza di cosa vuol dire vivere di omofobia e del linguaggio che viene utilizzato. Così ho in mente di realizzare dei progetti per cercare di aiutare i ragazzi gay perchè penso che siamo una comunità notoriamente troppo bisfrattata.

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay

Paola Concia: “Una legge è il primo passo contro l’omofobia”

Paola Concia: "Una legge è il primo passo contro l'omofobia" Cultura Gay Intervista esclusiva per la deputata del Pd Paola Concia. Il politico ha risposto alle domande dei lettori di Vanity Fair, come sempre, senza peli sulla lingua. Riguardo l’attacco omofobo ricevuto recentemente, la Concia ha detto:

E’ avvenuto tutto in una serata tranquilla. Io era mano nella mano con Ricarda quando un uomo ci ha insultato, dicendoci che avrebbero dovuto metterci ai forni crematori. Io gli ho risposto malamente e gli ho detto che solo in Italia restano inpuniti certi commenti. Mi ha spaventato proprio il suo assoluto senso di impunità.

Storie di gay, figli di boss Cultura Gay

Storie di gay, figli di boss

Storie di gay, figli di boss Cultura Gay Vanity Fair ha raccolto le crude testimonianze di chi vive la propria omosessualità come un dramma. Sono i figli dei boss, che per ragioni d’onore, non posso vivere apertamente il proprio orientamento omosessuale per paura di ripercussioni sulla propria vita. Come Rocco, diciannove anni, erede di un boss calabrese, che non può usare nè il suo cognome né mostrare il suo volto per paura di essere scoperto:

Ho sempre saputo di essere gay. Da piccolo giocavo con le Barbie… I miei genitori non sanno niente di me, non capirebbero… Appartengo a una famiglia della ’ndrangheta di Reggio Calabria. Una famiglia oppressiva che si è sempre intromessa nella mia vita, e che non mi permetterà mai di vivere come voglio, almeno finché resterò qui. Per questo ho un progetto: scappare al Nord appena finite le scuole. Non voglio fare la fine di mio zio, costretto a un matrimonio combinato per evitare il disonore che qualcuno si accorgesse della sua omosessualità…

Girolamo Lo Verso, ordinario di Psicologia clinica all’Università di Palermo, ritiene che il fenomeno sia diffusissimo su tutto il territorio nazionale:

In Cosa nostra c’è sempre stata omofobia. Non per moralismo, poiché la mafia non ha un’etica. L’omosessuale è ritenuto inaffidabile perché non ha un’identità certa. Non è come il “vero uomo” che non parla, che di solito non tradisce la moglie, che uccide senza emozioni, che pensa solo agli affari… Guardi la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia. Passò tutta la vita ad angosciarsi sulla propria identità sessuale, perché nel suo ambiente non c’era niente di più sporco e disprezzato dell’omosessualità…

Michael Stipe ha avuto paura di ammalarsi d'Aids Amore e Sesso Gay

Michael Stipe ha avuto paura di ammalarsi d’Aids

Michael Stipe ha avuto paura di ammalarsi d'Aids Amore e Sesso Gay In una recente intervista rilasciata a Interview Magazine, Michael Stipe ha ammesso, in giovane età, di essere stato spaventato dall’AIDS tanto da sottoporsi periodicamente a dei test in stile caccia alle streghe:

Ho paura di tutto. Non sono una persona coraggiosa, per natura, ma ho temuto tantissimo l’AIDS. Voglio dire, era giusto, che appena arrivato a New York, mi sono imbattuto in un cartellone con le prime notizie sulla malattia. Mi è venuto quasi spontaneo dire: ‘Oh merda’. E’ stato spaventoso perchè coincideva nel momento in cui ero membro di una band popolare ed avevo a mia disposizione tanta gente, uomini e donne, con cui potermi divertire. Ho avvertito un maggior senso di responsabilità ma anche la paura di fare il test, perché non si poteva fare in modo anonimo.

Anton Hysen ad Attitude Magazine: "L'omosessualità è ancora un tabù nel calcio" Cultura Gay Icone Gay

Anton Hysen ad Attitude Magazine: “L’omosessualità è ancora un tabù nel calcio”

Anton Hysen ad Attitude Magazine: "L'omosessualità è ancora un tabù nel calcio" Cultura Gay Icone Gay L’attualmente unico calciatore apertamente gay, Anton Hysen, si è lasciato andare al magazine Attitude, parlando liberamente del proprio coming out. Egli ha dichiarato, fra le tante cose, che, a suo parere, è assolutamente normale il fatto di voler esprimere il proprio orientamento sessuale:

Non penso di aver fatto chissà cosa…Forse è stupido, ma è stato così normale per me che sono a mio agio con gli amici e la famiglia. Ma vedere che per altri è un problema e che l’omosessualità è ancora un tabù nel calcio è triste. Dove sono gli altri?