L’onorevole Paola Concia ha chiesto a Gianfranco Fini di avere diritto all’assistenza sanitaria anche per la coniuge Ricarda, sposata lo scorso anno in Germania. A Montecitorio, tale diritto e’ riconosciuto per i coniugi, i figli, e anche per i conviventi dei parlamentari, e ora il Parlamento dovra’ scegliere se riconoscere uguali diritti alle due donne (Fonte Adnkronos):
Mara Carfagna
Gay aggredito a Reggio Calabria, le reazioni dei politici
Un preoccupante episodio di omofobia è accaduto a Reggio Calabria, vittima un giovane di 28 anni. L’omosessuale ha raccontato a Repubblica quanto accaduto durante la serata di sabato:
Giuseppe Ciarrapico: “Due gay che si baciano mi fanno schifo”
Non è novità sapere che la politica fa delle dichiarazioni contro gli omosessuali. L’ultimo in ordine di tempo a far sapere il proprio dissenso verso il popolo gay è Giuseppe Ciarrapico, senatore del PDL, che durante il programma radiofonico La Zanzara ha dichiarato:
Marco Carta testimonial campagna contro violenza omofoba (video)
E’ stato scelto il cantante Marco Carta come testimonial per la nuova campagna del Ministero per le Pari Opportunità al fine di combattere la violenza sotto ogni forma. L’iniziativa si prefigge di creare un momento di riflessione sui temi del rispetto delle differenze, dell’accoglienza e della legalità, che coinvolga studenti, genitori e docenti e metta a sistema le buone pratiche che molte scuole già offrono come spiegato dalla stessa Mara Carfagna:
La legge sull’omofobia è morta
L’aula della Camera ha approvato le pregiudiziali presentate da Pdl, Lega Nord e Udc sul disegno di legge contro l’omofobia. Con 293 voti favorevoli (250 contrari e 21 favorevoli), i deputati hanno affossato definitivamente la proposta che aggiungeva un’aggravante per le violenze ai danni degli omosessuali. Paola Concia, tra le promotrici dell’iniziativa, ha commentato il tristissimo risultato (Fonte Repubblica):
Sulmona, il sindaco Fabio Federico: “I gay? Un’aberrazione genetica”
Sta spopolando su Youtube, un video registrato dal sindaco di Sulmona Fabio Federico (nella foto, a destra), datato 2006, che fornisce la ricetta per la cura dell’omosessualità (Fonte Repubblica):
Se hai degli ormoni maschili e un genoma maschile, fai il maschietto. Il contrario è fuori natura, ci sono delle possibilità di composizione intermedie di questi assetti genetici. Ci sono delle aberrazioni genetiche che determinano il fatto che non si sia né perfettamente uomo e né perfettamente donna. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di scelte fatte per un gusto personale. Niente a che dire sul gusto. Ogni omosessuale può vivere la sua vita sessuale come meglio crede. Se gli piace, gli piace. Non posso certo giudicarlo.
Il politico, eletto in ala Pdl, non nasconde la delusione per la scoperta di un figlio gay:
Ho due figlie femmine, e purtroppo anche tra le donne esiste l’omosessualità. Preferirei che le mie figlie crescessero in maniera normale e facessero una vita normale, con una famiglia normale. Se poi dovessi vedere che le cose non vanno tanto bene, le farei curare. Chi è omosessuale fa una scelta contraria a quella indicata dalla natura.
Luciana Littizzetto: “Diritti gay solo se Berlusconi avesse un leggero scarto omosex”
Nell’ultima puntata di Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha dedicato gran parte del suo intervento alla bocciatura della legge anti-omofobia da parte della Commissione di Giustizia della Camera. L’attrice ha una parola cattiva per tutti: per Giovanardi, che si è espresso più volte contro la pubblicità dell’Ikea… per la motorizzazione di Brindisi, che ha negato il rinnovo della patente ad un ragazzo omosessuale e chi più ne ha più ne metta. Non contenta di essersela presa con tutta la maggioranza, l’irriverente comica ha tentato di fornire la soluzione al problema. Volete sapere quale?
In fondo basterebbe poco per avere tutti i diritti per i gay. Basterebbe che Berlusconi – ormai che è arrivato a una certa età – smettesse di essere interessato “alla Yolanda”, cominciasse a guardare le sue guardie del corpo e capisse che quello di Alfano è “amore vero”. A quel punto avremmo Vladimir Luxuria ministro delle Pari Opportunità, Signorini al governo e Giovanardi a fare un corso di recupero con i Village People.
Mara Carfagna: “Quasi un italiano su 4 preferirebbe non avere un omosessuale come vicino di casa”
In occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la transfobia, il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna ha ufficializzato dati di un’analisi delle condizioni di vita della popolazione omosessuale in Italia, stilata dall’Unar (l’Ufficio nazionale che fa capo allo stesso ministero che si occupa di discriminazioni razziali):
Quasi un italiano su 4 preferirebbe non avere un omosessuale come vicino di casa. L’omofobia attraversa l’intera schiera di opinioni politiche: non vorrebbe vicini di casa omosessuali il 23% delle persone che si autoclassificano di sinistra, il 26% di quelle di centro e il 25% di quelle di destra.
Ha, pero’, aggiunto:
La Commissione di Giustizia della Camera boccia la proposta di legge sull’omofobia
Nulla di fatto. La Commissione di Giustizia della Camera ha bocciato, senza appello, il disegno di legge redatto dalla deputata del Pd Paola Concia. Il voto è finito 26-17 con il parere sfavorevole di Pdl, Lega e Responsabili mentre Pd, Idv e Fli si sono schierati positivamente verso il provvedimento. L’Udc si e’ spaccata: Luisa Capitanio Santolini e Roberto Rao hanno confermato di non apprezzare il testo, in linea con la scelta del partito. Ma c’e’ stato chi come Lorenzo Ria ha preferito astenersi a titolo personale. Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, non ha gradito il gesto:
Il Popolo della liberta’, col voto di oggi in Commissione, ha perso un’occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio. Si tratta di una norma di stampo europeo. Votero’ a favore del provvedimento non appena arrivera’ in Aula.
Carolina Lussana, apogruppo del Carroccio in commissione, ha commentato:
Giornata Mondiale Omofobia 2011, Giorgio Napolitano: “Occorre denunciare con fermezza gli atti di bullismo anti-gay”
Per celebrare degnamente la Giornata contro l’omofobia e la transfobia, Giorgio Napolitano ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà alla comunità lgbt italiana (Fonte Qn):
E’ inammissibile in società socialdemocratiche adulte l’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti degli omossessuali. Invito non sottovalutare il rischio che l’abitudine all’uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuisca a nutrire il terreno sul quale l’omofobia si radica. Sono inaccettabili episodi di impudente aggressività e intolleranza si verificano con frequenza preoccupante. Manifesto la mia preoccupazione per il persistere di discriminazioni e comportamenti ostili nei confronti di persone con orientamenti sessuali diversi, atteggiamenti che contrastano con i dettami della nostra Costituzione. Occorre denunciare e contrastare in tutte le sedi, e soprattutto in quella politica, con costanza e con fermezza le aggressioni fisiche, gli atti di bullismo, le preoccupazioni verbali. La battaglia contro l’omofobia e le discriminazioni che ne derivano non deve essere condotta solo ad opera di meritorie avanguardie, ma deve divenire un ben più vasto impegno civile.
Anche il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha espresso la sua preoccupazione per l’emergenza omofobia e chiede, a gran voce, una legge che punisca i reati contro gli omosessuali:
Paola Concia vittima di insulti omofobi
Paola Concia, deputata del Partito democratico, è stata vittima di un episodio di intolleranza omofoba mentre, iera sera, stava passeggiando per le vie di Roma assieme alla compagna Ricarda. Lo sconcertante racconto arriva direttamente dalla sua pagina Facebook:
Non ci sono andata più al concerto di Patty Smith e Carmen Consoli. Stavo andando alla macchina mano nella mano con Ricarda e mi sono sentita scaricare addosso tanti di quegli insulti: “lesbica di merda, ai forni vi devono mandare” ecc. Mi voleva mettere le mani addosso. In pieno centro, le persone guardavano… e alcuni si sono arrabbiati con me. Che cosa siamo diventati. Ho chiesto scusa a Ricarda a nome degli italiani dopo che quel signore stasera ci ha aggredite dandoci delle “lesbiche di merda che dovevano essere bruciate nei forni”…lei con un sorriso dolce mi ha detto “quante volte, io tedesca, dovrò ancora chiedervi scusa?” Grazie Ricarda per lo stile…
Torino GLBT Film Festival: Mara Carfagna pronta a dare il patrocinio?
Non è un pesce d’aprile. Dopo il rifiuto di del governatore piemontese Roberto Cota e dell’assessore alla Cultura Michele Coppola di concedere il patrocinio al Festival del cinema gay, in programma a Torino dal 28 aprile, il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna starebbe valutando l’ipotesi di promuovere la manifestazione nonostante la forte opposizione di Agostino Ghiglia, vicecoordinatore regionale del Pdl (Fonte La Stampa):
Si tratta di una vittoria per la destra piemontese, da sempre in prima linea contro rassegne cinematografiche di dubbio gusto e di nicchia. Il patrocinio va concesso solo a manifestazioni meritorie e non di parte. Il tempo delle vacche grasse e del finto politically correct targato sinistra è finito.
Mara Carfagna, il miglior ministro per le Pari Opportunità che abbiamo mai avuto in Italia?
Il sassolino l’ha lanciato Barbara Berlusconi, figlia del nostro premier, in una recente intervista pubblicata sull’ultimo numero di Vanity Fair, in cui ha attaccato fortemente Mara Carfagna, attuale ministro per le Pari Opportunità:
La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche.
A difesa del ministro, scende in campo Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib (associazione glbt di centrodestra) che ha azzardato:
Mara Carfagna è il miglior ministro delle Pari Opportunità che l’Italia abbia avuto fino ad oggi. Barbara Berlusconi faccia sfoggio del coraggio e dell’umiltà dimostrati dalla Carfagna nello schierarsi apertamente contro certi poteri forti radicati nella vecchia politica meridionale prima di sparare giudizi ad alzozero.
Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini: “No all’Arcigay nelle scuole perchè diffonde l’omosessualità”
Per Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini far entrare le associazioni omosessuali all’interno delle scuole equivale a creare generazioni di gay e lesbiche. Il presidente della provincia di Pordenone e quello di Udine hanno bloccato il progetto “A scuola per conoscerci. Isolamento sociale, bullismo e omofobia: strategie d’intervento in ambiente scolastico”.
L’iniziativa, che ha avuto l’approvazione di Mara Carfagna e Giorgio Napolitano, si propone di combattere l’omofobia all’interno delle scuole italiane attraverso incontri e dibattiti organizzati da Arcigay. Tale progetto non è stato apprezzato da Ciriani e Fontani, i quali lo hanno definito: